Luce, rumore, elettrosmog e rischio industriale

Come fare...riqualificazione della pubblica illuminazione

Negli anni, i Comuni hanno dotato le loro strade di impianti di illuminazione pubblica.  Considerato che non esiste un obbligo per il comune di illuminare tutte le strade (ma di sicuro se si decide di farlo, occorre seguire le norme) si può considerare che ormai sia stata realizzata la maggior parte dell'illuminazione pubblica che si voleva realizzare. Per questo, sempre più spesso si assiste ad una riqualificazione degli impianti esistenti piuttosto che alla realizzazione di nuovi impianti, soprattutto da quando le Amministrazioni vogliono passare alla tecnologia a LED.

Riqualificare sostanzialmente significa migliorare la qualità dell’impianto esistente, sia in termini di rispondenza alle norme, che di prestazioni illuminotecniche ed energetiche, senza dimenticare la qualità della gestione e dell’impatto sull’ambiente.

L'approccio ottimale per un intervento di riqualificazione è stato proposto dal  Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nell’ambito del PAN GPP (Piano di Azione Nazionale sul Green Public Procurement) con l'emanazione del Decreto Ministeriale 28 marzo 2018 (pdf3.23 MB)con cui sono stati approvati i Criteri Ambientali Minimi per il Servizio di illuminazione pubblica (cdd. CAM-Servizi) e del Decreto Ministeriale 27 settembre 2017 (pdf3.37 MB)con cui sono stati approvati i Criteri Ambientali Minimi per l'acquisizione delle sorgenti e degli apparecchi per l'illuminazione pubblica, nonché per l'affidamento del servizio di progettazione.

Il CAM-Servizi individua 5 possibili aree di intervento di livello diverso, a cui accedere secondo una sequenza logica ed annidata, in maniera tale che gli aspetti di base sostengano quelli più avanzati, secondo i principi di economicità, trasparenza, efficacia, tutela dell’ambiente ed efficienza energetica. Esse sono:

A-      Censimento dell’impianto

Il censimento dell'impianto di illuminazione permette di acquisire una conoscenza delle componenti dell'impianto e del loro stato. Il CAM-Servizi propone due livelli di censimento (livello 1 e livello 2) che permettono di acquisire tale conoscenza, con un diverso gradi di approfondimento.

B-      Conformità normativa

Gli interventi effettuati per tale verifica dovranno prevedere di raggiungere la rispondenza dell'impianto e delle sue parti alle normative tecniche e di settore (es. sicurezza  elettrica, sicurezza statica,  ecc) . Declinato a livello regionale questo significherà verificare anche la rispondenza a quanto previsto anche dalla legge regionale n. 19/2003 e dalla sua direttiva attuativa.

C-      Riqualificazione energetica

Se prevista dal progetto, consiste nel realizzare interventi che garantiscano la completa rispondenza alle normative e leggi del settore inerenti la progettazione illuminotecnica e contemporaneamente garantiscano un risparmio energetico rispetto alla situazione in essere.  Tali interventi devono tener conto delle indicazioni del DM 27/9/2017.

D-     Riqualificazione urbana

Se prevista dal progetto, consiste nel realizzare interventi che consentano l’integrazione della progettazione all’interno degli strumenti urbanistici generali ed attuativi, e all’interno di una progettazione architettonica ed urbanistica più ampia.

E-       Sistemi intelligenti

Se previsto dal progetto, l'intervento consiste nell'installare “sistemi intelligenti” che permettano di dotare l’impianto di servizi aggiuntivi che ne potenzino la funzionalità grazie a tecnologie avanzate ed integrate con ulteriori piattaforme già presenti sul territorio.

La Regione, condividendo tale approccio logico, lo renderà obbligatorio nella nuova direttiva regionale sull'inquinamento luminoso di prossima emanazione.

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ultima modifica 2018-12-13T16:24:58+01:00
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