Geologia, suoli e sismica

Il monitoraggio dell’acquifero freatico costiero (2019)

Come consultare i risultati aggiornati del monitoraggio dell'acquifero freatico costiero dell'Emilia-Romagna.

Le sabbie di spiaggia presenti lungo la costa emiliano-romagnola costituiscono un acquifero che si estende dal Delta del Po alla rupe di Gabicce, per un’estensione di oltre 130 km.

Lo spessore di questo acquifero aumenta andando da sud verso nord, da poco più di 5 metri sino a oltre 20 metri; allo stesso tempo esso si allarga passando da meno di un chilometro sino a oltre 20 chilometri.

Le sabbie che costituiscono questo acquifero sono generalmente affioranti, tranne che nel settore ravennate e ferrarese dove nella parte più lontana dalla costa esse sono sepolte da depositi alluvionali più recenti.

Dove le sabbie sono affioranti l’acquifero costiero è freatico, diversamente esso è confinato. I punti di monitoraggio riguardano quasi esclusivamente la porzione in cui l’acquifero costiero è freatico.

Le caratteristiche geologiche dell’acquifero sono illustrate in una serie di sezioni geologiche visibili in Sistema informativo dell’assetto e dell’evoluzione della costa scegliendo dal menu a sinistra “livelli cartografici” la voce “freatico costiero”.

Acquifero Nord

Distribuzione dei punti di monitoraggio dell’acquifero costiero - Nord (pdf595.37 KB)

 acquifero Sud

Distribuzione dei punti di monitoraggio dell’acquifero costiero - Sud (pdf481.9 KB)

 

Questo acquifero è in contatto idraulico con il Mare Adriatico le cui acque possono pertanto entrare dentro si esso, formando un cuneo di acque salate al di sotto delle acque dolci.

Questo fenomeno, chiamato “ingressione salina” o cuneo salino” nell’acquifero, può danneggiare i delicati ecosistemi che rendono il territorio costiero regionale una riserva di biodiversità.

Per acquisire delle informazioni specifiche a scala regionale inerenti questa problematica il Servizio Geologico Sismico e dei Suoli (SGSS) della Regione Emilia - Romagna ha intrapreso un apposito progetto di studio riguardante l’acquifero freatico costiero, per costruire un quadro conoscitivo aggiornato che ne evidenzi le caratteristiche fisiche, la dinamica e le eventuali fragilità.

Il progetto è iniziato nel 2009, con la definizione del modello geologico del corpo acquifero, e la pianificazione e messa in opera tramite la perforazione di oltre trenta piezometri di una apposita rete di monitoraggio quali – quantitativo delle acque sotterranee le cui misure sono tutt’ora in corso.

Su ciascun punto di controllo vengono effettuate delle misure di livello della falda e di conducibilità elettrica e temperatura ad ogni metro di profondità, a partire dalla tavola d’acqua.

Come noto la conducibilità elettrica è funzione della salinità delle acque, pertanto questo tipo di rilevamento consente di individuare se e quanto varia la salinità all’interno dello spessore dell’acquifero, ovvero se nel punto di monitoraggio in questione è presente o meno un’ingressione salina all’interno dell’acquifero.

Le misure sono state raccolte inizialmente con cadenza trimestrale, e a partire dalla metà del 2012 con cadenza semestrale.

Una prima sintesi dei dati raccolti, illustrativa anche della distribuzione della salinità in questo acquifero e della geologia di sottosuolo, è illustrata nell'articolo "L'acquifero freatico costiero della regione Emilia-Romagna: modello geologico e stato di salinizzazione" pubblicato nella rivista "Il Geologo dell'Emilia-Romagna" del 2010.

Col passare del tempo alcuni punti di controllo sono stati rotti o danneggiati in modo tale da precluderne l’utilizzo, altri sono stati eliminati perché non significativi. All’estate 2018 la rete è costituita da 24 punti, un numero comunque appropriato per un monitoraggio di carattere regionale (figura 1a e 1b).

Alcuni punti di questa rete sono entrati a far parte della rete di monitoraggio delle acque sotterranee gestita da ARPAE per conto della Regione Emilia-Romagna.

I dati rilevati nell'acquifero costiero sono disponibili sotto forma di schede (37 in totale, in formato .pdf) in visibili in Sistema informativo dell’assetto e dell’evoluzione della costa scegliendo dal menu a sinistra “livelli cartografici” la voce “freatico costiero”.

Ogni scheda è composta da due pagine, la prima riporta l’ubicazione, a diverse scale, dei punti di monitoraggio e le informazioni tecniche relative ai piezometri. La seconda mostra i grafici della conducibilità elettrica, della temperatura e del livello della falda.

Come anticipato, per quel che riguarda la conducibilità elettrica e la temperatura ogni grafico riporta il valore misurato ad ogni metro di profondità, a partire dalla tavola d’acqua, per ognuna delle campagne di misura effettuate.

Nel grafico della conducibilità elettrica sono anche indicati alcuni valori di riferimento: 2.5 mS/cm (valore soglia indicato nel decreto legislativo 31/2001 per le acque potabili); 10 mS/cm; 56 mS/cm (valore indicativo della salinità dell’acqua del mare).

Il livello di falda viene indicato il valore riferito al piano campagna, con evidenziato il minimo e il massimo raggiunti.

 

Contatti

Per approfondimenti contattare

Paolo Severi (tel. 051 5274335)

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-09-20T10:20:59+02:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina