Geologia, suoli e sismica

L'Area Geologia suoli e sismica supporta le politiche regionali collegate all’ambiente e alla pianificazione territoriale, soprattutto attraverso la produzione di sistemi informativi territoriali e di cartografie geologiche, pedologiche e geo-tematiche. Nel campo della riduzione del rischio sismico e del monitoraggio strategico di alcuni rischi naturali come mareggiate e frane, si pone l'obiettivo di mitigarne gli impatti sul territorio e sulla popolazione. Inoltre lavora per identificare e studiare le risorse naturali come acque, suoli, energia geotermica, risorse minerali

Sorgenti e travertini

galleria foto di sorgenti e travertini nell’Appennino emiliano-romagnolo, esempi sorgenti che depositano carbonato di calcio per precipitazione a temperatura ambiente LPS, (fonte S. Segadelli, M.T. De Nardo - SGSS)
Torrente Gelana Torrente Gelana

Torrente Gelana (PR), morfologia a vaschette isolate o in serie (pool terrace)

Sorgente libera detta “Spugno” Sorgente libera detta “Spugno”

Scarpata alla base di un terrazzo alluvionale, sorgente libera detta “Spugno”, dove il travertino è rivestito da muschio (Casola Val Senio, RA, foto G. Ercolessi).

Sorgente di San Cristoforo di Labante Sorgente di San Cristoforo di Labante

I depositi di tarvertino generati, in condizioni di naturalità e con diverse fasi di accrescimento, dalla venuta a giorno delle acque della sorgente di San Cristoforo di Labante, ora captata. In primo piano, la cascata, ricoperta da felci e muschi

Morfologia a cascata (rapid and waterfalts) Morfologia a cascata (rapid and waterfalts)

Questa modalità di deposizione consente la formazione di cavità interposti tra le varie superfici di accrescimento e prendono il nome di cavità primarie. Torrente Gelana (PR)

Labante lato sud-ovest Labante lato sud-ovest

La parte più elevata e recente dei depositi di travertino, si evidenziano le superfici (inclinate verso valle) che marcano le fasi di accrescimento, governate dall’attività della cascata. Si distingue una parte “attiva” e rinverdita dalla vegetazione, la cui conservazione dipende dalla portata del corso d’acqua, a sua volta alimentato dallo scarico di “troppo pieno” della sorgente captata di San Cristoforo.

Le Grotte di Labante Le Grotte di Labante

Le Grotte di Labante, esempio di “grotte primarie” indicate come le più grandi in ambito nazionale. Certo è che i locali depositi di travertino sono quelli volumetricamente più importanti della regione.

Fontana nei pressi della chiesa parrocchiale di Santa Maria di Labante Fontana nei pressi della chiesa parrocchiale di Santa Maria di Labante

Fontana nei pressi della chiesa parrocchiale di Santa Maria di Labante, ad est della località di San Cristoforo, sede dei depositi di travertino. La naturale ricchezza in calcio e bicarbonati delle acque sotterranee locali (gli acquedotti sono alimentati dalla sorgente di San Cristoforo, collegata alla genesi dei travertini “maggiori”) è all’origine anche di questi depositi di travertino di origine non naturale.

Cascate del Bucamante Cascate del Bucamante

Cascate del Bucamante (MO), depositi di travertino nella parte medio-alta del corso d’acqua

Alveo del rio Monti Alveo del rio Monti

Alveo del rio Monti (versante sud del M. Pelpi, comune di Bedonia, PR). La linea tratteggiata di colore rosso evidenzia ammassi in rilievo di carbonato di calcio per precipitazione da acqua sorgiva (scope). Spesso questi depositi sono distribuiti lungo i versanti dei rii e torrenti associati a vegetazione rigogliosa tipo Muschi (Cratoneurion).

Sorgente Acquaretto, sensore per il monitoraggio in continuo Sorgente Acquaretto, sensore per il monitoraggio in continuo

Sorgente Acquaretto, sensore per il monitoraggio in continuo (acquisizione ogni cinque minuti) del livello dell’acqua sorgiva. Attraverso una misura mensile di portata manuale permetterà la ricostruzione di una scala di deflusso per la conversione dei livelli in portate

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