Geologia, suoli e sismica

L'Area Geologia suoli e sismica supporta le politiche regionali collegate all’ambiente e alla pianificazione territoriale, soprattutto attraverso la produzione di sistemi informativi territoriali e di cartografie geologiche, pedologiche e geo-tematiche. Nel campo della riduzione del rischio sismico e del monitoraggio strategico di alcuni rischi naturali come mareggiate e frane, si pone l'obiettivo di mitigarne gli impatti sul territorio e sulla popolazione. Inoltre lavora per identificare e studiare le risorse naturali come acque, suoli, energia geotermica, risorse minerali

Progetto Carta Geologico-Strutturale dell'Appennino emiliano-romagnolo in scala 1:250.000

Progetto Carta Geologico-Strutturale dell'Appennino emiliano-romagnolo in scala 1:250.000Il Progetto è stato presentato in occasione di un convegno organizzato dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con il CSGSDA del CNR di Pisa che si è tenuto a Bologna il 26/27 febbraio 2002. Responsabile progetto: R. Pignone, Uff. Geologico, RER, Coordinatore scientifico: A. Cerrina, CNR, Pisa

Al progetto hanno collaborato numerosi gruppi di ricerca delle Università di Modena, Padova, Parma, Pavia e Pisa. Il coordinamento scientifico è stato affidato al dr. Andrea Cerrina Feroni del Centro di Studio per la Geologia Strutturale e Dinamica dell'Appennino (CSGSDA) del CNR.
La collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, il CNR e le sedi universitarie impegnate nel Progetto è stato regolato da specifiche convenzioni.
L'intera produzione geologico-cartografica (1:10.000, 1:25.000, 1:50.000) della Regione Emilia Romagna ha fornito gli elementi di base per la costruzione della Carta geologico-strutturale in scala 1:250.000.
Le soluzioni geologico-strutturali, in scala 1:100.000 elaborate settorialmente dai diversi gruppi di lavoro che hanno partecipato al Progetto sono state inevitabilmente modificate, più o meno profondamente, nel tentativo, di presentare un'interpretazione strutturale unitaria dell'intero settore emiliano-romagnolo della catena.
Il progetto "Carta geologico-strutturale prevede" l'articolazione in quattro componenti integrate:    

  1. La Carta geologico-strutturale dell'Appennino emiliano-romagnolo in scala 1:250.000
  2. Tavola di sezioni geologiche, in scala maggiore di 1:250.000 (1:100.000 e/o 1:150.000)
  3. Catalogo-Atlante delle unità strutturali e stratigrafiche discordanti, di 1° ordine
  4. Note illustrative

Un breve commento delle caratteristiche delle singole componenti può agevolare la lettura critica dell'impostazione "culturale" del progetto.
L'impostazione strutturale scaturisce, quasi automaticamente, dal carattere di sintesi della carta relativa ad un settore di catena; le unità geologiche fondamentali sono così rappresentate da un lato dalle unità tettoniche (coincidenti con un sistema di falde di copertura) e dall'altra dalle unità stratigrafiche limitate da unconformity di importanza regionale.
Ancora in relazione all'impostazione strutturale della carta, attenzione particolare è stata dedicata alla rappresentazione delle strutture plicative sia di importanza regionale (tracce di piani assiali e assi) sia di ordine minore attraverso i soli assi. Sono stati anche utilizzati, e riprodotti puntualmente, indicatori cinematici rilevati su piani di taglio (sovrascorrimenti, superfici sottrattive a basso angolo, faglie ad alto angolo) di rilevante significato alla scala del settore di catena in studio.
Il Catalogo-Atlante sopperisce alla carenza di informazioni di carattere stratigrafico proprie di una carta di sintesi di impostazione strutturale, attraverso tavole in cui vengano rappresentate mediante colonne schematiche, vincolate ad uno schema crono-biostratigrafico di riferimento, le stratigrafie, e le relative variazioni nello spazio, delle unità strutturali cartografate. Le tavole sono corredate da sintetici commenti descrittivi delle stratigrafie rappresentate. 

Carta Geologico-Strutturale dell'Appennino emiliano-romagnolo in scala 1:250.000 Carta geologico-strutturale

 

legenda Carta Geologico-Strutturale dell'Appennino emiliano-romagnolo  Bacino intramontano del Mugello

Depositi marini del Pleistocene  Depositi marini del Pleistocene  

Depositi marini del Pliocene Depositi marini del Pliocene

Depositi di piggy-back (Messiniano) Depositi di piggy-back (Messiniano)

Unità Liguri ed Epiliguri Unità Liguri ed Epiliguri

Depositi post-avanfossa (Miocene medio-sup.) Depositi post-avanfossa (Miocene medio-sup.)

Depositi di avanfossa

Formazione Marnoso-Arenacea (Miocene inf.-sup.) Formazione Marnoso-Arenacea (Miocene inf.-sup.)

formazioni Falterona e Cervarola Oligocene (sup.-Miocene inf.) Formazioni Falterona e Cervarola (Oligocene sup.-Miocene inf.)

Depositi pre-avanfossa (Formazione degli Scisti varicolori) Depositi pre-avanfossa (Formazione degli Scisti varicolori)

Duplex roof thrust Duplex roof thrust

Duplex link thrusts Duplex link thrusts

Contatti stratigrafici Contatti stratigrafici

Assi di pieghe Assi di pieghe

In parallelo all'impostazione del catalogo stratigrafico, anche la tavola delle sezioni geologiche è corredata da dati strutturali analitici espressi in proiezione stereografica e da sintetici commenti delle strutture geologiche rappresentate.
Le Note Illustrative sono dedicate essenzialmente al commento dell'evoluzione strutturale sin, e post collisionale, del settore emiliano-romagnolo della catena.
Il Progetto "Carta geologico-strutturale" si propone di richiamare l'attenzione della Comunità scientifica sulle principali soluzioni innovative messe a punto nel corso di questi anni di lavoro sul terreno e di elaborazione dei dati di letteratura.
Un punto nodale dell'interpretazione strutturale complessiva è rappresentato dal raccordo tra i settori romagnolo ed emiliano ("Linea del Sillaro " Auctt.). La soluzione strutturale adottata nella carta geologico-strutturale è stata anticipata in un recente lavoro (Cerrina Feroni et al., in stampa).
Il complesso thrust-system che scompone per uno sviluppo di circa 80 km le successioni mioceniche di avanfossa (la ben nota Formazione Marnosa-Arenacea romagnola) è qui interpretato come un duplex regionale eroso, esposto in corrispondenza di una culminazione dell'edificio strutturale immergente assialmente da SW a NE.
La Carta geologico-strutturale in scala 1:250.000 è accompagnata da uno schema tettonico in scala minore (1:1.000.000) che, nel quadro dei rapporti tra i settori ligure-tirrenico e padano-adriatico dell'Appennino settentrionale, espone i più recenti risultati delle ricerche in atto sull'evoluzione della storia metamorfica e deformativa delle unità toscane della finestra apuana (Carmignani et al., 1995; Molli et al., 2000a, b).

Referenze 

  • Carmignani, L., Decandia, F.A., Fantozzi, P.L., Lazzarotto, A., Liotta, D. and Meccheri, M., 1994. Tertiary extensional tectonics in Tuscany (Northern Apennines, Italy). Tectonophysics, 238, 295-315.
  • Cerrina Feroni A., Leoni L., Martelli L., Martinelli P., Ottria G. and Sarti G. The Romagna Apennines, Italy: an eroded duplex. Geological Journal, in press.
  • Molli G., Giorgetti G. and Meccheri M. 2000. Structural and petrological constraints on the Tectono-metamorphic evolution of the Massa unit (Alpi Apuane, NW Tuscany, Italy). Geological Journal, 35(3-4).
  • Molli G., Conti P. Giorgetti G. Meccheri M. and Oesterling N. 2000. Microfabric study on the defromational and thermal history of the Alpi Apuane marbles (Carrara marble, Italy). Journal of Structural Geology, 11/12.

Autori

Andrea Cerrina Feroni, Patrizia Martinelli, Giuseppe Otria, Rita Catanzariti
(IGG - Istituto di geoscienze e Georisorse, CNR - Pisa),

Luca Martelli
(RER - Servizio Geologico Sismico e dei Suoli)

La Carta geologico-strutturale dell'Appennino emiliano-romagnolo in scala 1:250.000 intende costituire il momento di sintesi della pluriennale attività di ricerca, in campo geologico e cartografico, condotta dalla struttura geologica regionale in stretta collaborazione con la comunità scientifica (Università e CNR).
Il Progetto " Carta geologico-strutturale in scala 1:250.000" è stato messo a punto definitivamente intorno alla metà degli anni '90 e presentato ufficialmente in occasione del "First European Congress on Regional Geological Cartography and Information System", Bologna, giugno 1994.
Responsabile del progetto per la Regione Emilia-Romagna: dr. Raffaele Pignone.

 

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ultima modifica 2023-02-06T15:28:45+02:00
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