Geologia, suoli e sismica

1. Sala Borsa

Le indagini geologiche hanno rivelato che il sottosuolo di Bologna è caratterizzato dalla presenza di ghiaie, sabbie, limi e argille. Come illustrato dalla sezione, le argille e i limi sono presenti nel centro storico, mentre le ghiaie e le sabbie si concentrano alla periferia della città dove sono state depositate dal fiume Reno e dal torrente Savena. Questa distribuzione dei sedimenti nel sottosuolo indica come Reno e Savena si siano avvicinati più volte al centro storico senza mai attraversarlo. Ed è proprio quest’area, maggiormente protetta dalle alluvioni, che fu sede prima di un insediamento villanoviano, poi della città etrusca Felsinea e infine della colonia romana di Bononia.itinerario Geologia a Bologna

La sezione geologica, tracciata grosso modo lungo la via Emilia, si spinge sino a circa 35 metri di profondità. La forte esagerazione della scala verticale (40 volte maggiore di quella orizzontale) permette di apprezzare la differenza di quota topografica tra la parte orientale (più elevata) e la parte occidentale della città, nonché la posizione rilevata occupata dal centro storico.

Nel dettaglio, la sezione mostra, dall’alto, un sottile spessore di depositi antropici, corrispondenti principalmente ai sottofondi stradali e alle fondazioni nonché a macerie, manufatti e resti di edifici. La linea rossa sottostante, che attraversa tutta la sezione, indica il paleosuolo romano, la cui osservazione diretta (nei sondaggi o scavi) è segnalata dai triangoli neri. Per paleosuolo romano si intende il suolo sepolto, che si rinviene tra 2 e 5 metri al di sotto della città di Bologna, all’interno del quale sono presenti le testimonianze delle diverse fasi di occupazione del territorio, dall’età del ferro alla caduta dell’Impero Romano. Gli scavi archeologici hanno documentato nel sottosuolo del centro storico la sovrapposizione di diversi insediamenti abitativi sin dal periodo villanoviano (IX-VIII sec. A.C.) che testimoniano alterne vicende, umane e ambientali, legate alla continua interazione tra le componenti naturali del territorio e l’azione dell’uomo. L’analisi geologica dei depositi del sottosuolo ha permesso di ricostruire come la fondazione e lo sviluppo di Bononia siano avvenuti in un periodo di clima mite in cui, anche grazie all’opera di regimazione delle acque, non si verificarono alluvionamenti importanti nella pianura bolognese.

I depositi immediatamente al di sopra della linea rossa sono di età post-romana. La linea verde rappresenta il suolo neolitico–eneolitico che è stato individuato solo in un piccolo settore del sottosuolo del centro storico e nell’area compresa tra il Savena attuale e quello di età romana. La linea gialla indica il paleosuolo che segna il passaggio tra l’Olocene e il Pleistocene (circa 10.000 anni fa). Questo paleosuolo è stato individuato nella parte centrale del sottosuolo cittadino, all’interno dei depositi argilloso-limosi di piana inondabile; lateralmente si interrompe, a ovest e a est, contro le ghiaie fluviali del Reno e del Savena.

 

Link

 

Download

 

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina