Transizione ecologica e cambiamenti climatici

Scheda di sintesi su "Under2 MoU"

Informazioni più dettagliate sul protocollo d'intesa internazionale

Cos'è il MoU?

Il protocollo d’intesa “Under2 MoU”, formalmente “Subnational Global Climate Leadership Memorandum of Understanding”:

  • include i governi sub-nazionali che si impegnano, entro il 2050, a ridurre le proprie emissioni climalteranti dall’80 al 90% rispetto al valore del 1990 oppure sotto due tonnellate pro-capite;
  • si pone obiettivi in linea con i livelli di emissione scientificamente stabiliti per limitare il global warming entro i 2 gradi Celsius;
  • ad oggi abbraccia quattro continenti e nove Paesi rappresentando una popolazione di 130 milioni di abitanti e un PIL di oltre 5,3 miliardi di $;
  • offre l’opportunità a stati, regioni e città di scambiare esperienze e buone pratiche per la riduzione dei gas serra e la promozione delle energie rinnovabili;
  • costituisce un protocollo di aggregazione e collaborazione nell’ottica di incidere nella definizione degli obiettivi dei negoziati della COP21 di Parigi;
  • richiama l’attenzione internazionale al ruolo fondamentale dei livelli di governo sub-nazionale per il raggiungimento degli obiettivi globali sul cambiamento climatico;
  • dimostra la possibilità di applicare diversi approccio alla riduzione delle emissioni in correlazione con le caratteristiche dei territori.

Cosa significa "Under2"

“Under2” si riferisce sia all’obiettivo di mantenere il global warming sotto i 2 gradi Celsius, limite indicato dall’IPCC per contenere le potenziali conseguenze del cambiamento climatico entro un livello sostenibile, sia all’obiettivo di limitare le emissioni di gas serra sotto le 2 tonnellate pro-capite.

Cosa implica il MoU?

Sottoscrivendo l’accordo i governi sub-nazionali dichiarano i rispettivi impegni nella lotta al cambiamento climatico, a partire dalla riduzione delle emissioni climalteranti dall’80 al 90% rispetto al valore del 1990 oppure sotto due tonnellate pro-capite entro il 2050. I firmatari si impegnano a condividere tecnologie, ricerca scientifica e buone pratiche per promuove l’uso efficiente dell’energia, la produzione di energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni nei trasporti e, in generale, la sostenibilità dei sistemi produttivi. Inoltre, ci si impegna al costante monitoraggio, report e verifica delle emissioni e alla valutazione dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissi. Tutti i firmatari sottoscrivono lo stesso protocollo, a cui ognuno allega come parte integrante un’appendice che determina il set di azioni, piani e politiche che saranno attuate nel proprio territorio per raggiungere i propri specifici obiettivi di riduzione delle emissioni.

Com'è nato il MoU?

Il protocollo è nato dalla collaborazione tra la California e il Baden-Wurttemberg, che hanno espresso la volontà di raccogliere l’impegno dei governi sub-nazionali nella riduzione delle emissioni globali e portarlo quale testimonianza e stimolo all’azione alla XXI Conferenza della Parti sul Cambiamento Climatico (COP21) di Parigi.

Perché i governi sub-nazionali contano?

Secondo quanto dichiarato dall’UNDP (Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite), dal 50 al 80% delle azioni di mitigazione e adattamento necessarie per affrontare il cambiamento climatico saranno implementate a livello sub-nazionale e locale. In particolare, il governo sub-nazionale è il livello più adeguato ad affrontare il cambiamento climatico in quanto:

  • è responsabile dello sviluppo e dell’implementazione delle politiche che hanno il maggiore impatto sul cambiamento climatico, ad es. nei settori della qualità dell’aria, dei trasporti, dell’energia e dell’efficienza energetica, della gestione e pianificazione del territorio, dell’innovazione tecnologica e in generale di tutti quei settori che hanno implicazioni sul livello di emissione dei gas serra;
  • spesso costituisce un laboratorio per l’innovazione di politiche che poi vengono trasferite anche al livello nazionale e internazionale;
  • costituisce il fondamentale elemento di raccordo per l’integrazione delle politiche tra il livello nazionale e quello locale.

Possono partecipare anche le città e gli Stati?

Le città e i governi nazionali sono partner fondamentali di questa iniziativa. Per il MoU le città sono identificabili come livelli di governo sub-nazionale, sono quindi invitati a sottoscrivere il protocollo così come le regioni e gli enti locali. I governi nazionali sono, invece, invitati a sostenere l’accordo in qualità di endorsing partner. Tramite il sostegno gli stati possono anche indicare uno specifico supporto, ad esempio l’impegno a promuovere l’accordo presso i propri governi sub-nazionali o a determinare delle azioni specifiche nei diversi territori.

Come si lega il MoU ad altre iniziative, quali ad esempio il  “Compact of States and Regions"?

Il MoU e il Compact of States and Regions sono iniziative separate ma complementari e coordinate. Il Compact prevede l’impegno dei sottoscrittori alla misurazione e reportistica del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni prefissi, mentre il MoU incentiva i governi sub-nazionali a lavorare assieme per promuovere ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni in vista della COP21. La partecipazione a entrambi gli accordi implica la definizione di obiettivi e la raccolta e pubblicazione di dati; il Compact fornisce un meccanismo comune di rendicontazione annuale del progresso nel raggiungimento degli obiettivi con lo scopo di misurare e comparare l’efficacia delle strategie messe in campo.

 

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ultima modifica 2019-01-21T15:35:31+02:00
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