visual design incontro Castenaso 23 marzo 2023
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Figura 8 - (a) Numero di debris flows riconosciuti per ogni Unità Idrologica Elementare (UIE) interessato dal nubigragio, in funzione delle precipitazioni (mm/3h) e della inclinazione media dell’UIE. I punti gialli corrispondono alle UIE dove non si sono attivati debris flows; i cerchi grigi sono le UIE interessati da debris flows. La dimensione dei cerchi è proporzionale al numero di debris flows riconosciuti, da un minimo di 1 (cerchi più piccoli) ad un massimo di 8 (cerchi più grandi). b) Sono riportati solo gli UIE con una inclinazione media superiore a 25°. La figura mostra la relazione tra la percentuale di debris flows attivati per UIE (quadrato rosso) e il numero di UIE in cui sono stati osservati debris flows (triangolo blu) in relazione alle precipitazioni medie per UIE in 3 ore
Figura 7 - Esempio di alta concentrazione di Niphargus sp. aff. puteanus osservato in corrispondenza di una sorgente. Questa abbondante presenza di Niphargus è da mettere in relazione all'onda di pressione indotta dall'evento estremo di precipitazione del 5 novembre 2016. L'osservazione è stata fatta tre giorni dopo il nubifragio. La sorgente era stata visitata anche poco prima delle piogge estreme e questi organismi non erano presenti. La dimensione di questa specie depigmentata varia da un minimo di 3mm ad un massimo di 8mm
Figura 6 - Portata in l/s (linea tratteggiata rossa), comparsa di Niphargus, e dati di precipitazione (istogramma a barre blu) ottenuti da una sorgente perenne monitorata nell'Appennino settentrionale
Figura 5 - Immagini satellitari prima (a) e dopo (b) la piena ad alta densità nel settembre 2015. La linea gialla definisce gli habitat della rete Natura 2000 (codice del sito IT4020008), mentre la linea rossa delimita il deposito grossolano depositato dalla piena. Da questo confronto è possible osservare i possibili effetti della piena e del suo deposito sugli habitat della Rete Natura 2000 cartografati per l’area di studio
Figura 4 - Esempio di rimozione della copertura vegetale lignea lungo l’alveo del torrente Nure. Le aree erose sono indicate in rosso
Figura 3 - Immagini satellitari prima (a) e dopo (b) la piena ad alta densità nel settembre 2015 che ha interessato il lago Bino (commune di Ferriere, provincial di Piacenza). Da notare il trasporto solido che ha a lungo interessato il lago Bino (codice del sito IT 4020008)
Figura 2 - (a) Modello di flusso che illustra l’evoluzione sotto corrnete di una colata di detrito dale ricostruzioni effettuate sul terreno. Sono indicate: l'area di origine (I), esempi degli argini (II), del canale (III) e del deposito (IV). b) Modello che illustra l’evoluzione di un piena ad alta concentrazione dalle osservazioni effettuate sul terreno. Sono indicate: l'area di origine (I), esempi degli effetti erosivi della piena (II e III) e i depositi, sia in condizioni aperte (IV) che confinate (V)
Figura 1 - Localizzazione dell'area di studio (in alto) e delle precipitazioni cumulative (in basso) dalle 23.00, ora locale, del 13 settembre alle 5.00 del 14 settembre, nei bacini idrografici della Regione Emilia Romagna. I dati pluviometrici registrati sono delle stazioni meteorologiche della rete regionale ARPAE SIMC
Report depositi alluvionali (2020)
Report depositi alluvionali