Parchi, foreste e Natura 2000

Geomorfologia

Riserva regionale Ghirardi

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Cenni di geologia

La riserva è geologicamente situata nell’area appartenente al bacino di sedimentazione Ligure, risalente al periodo Giurassico (circa 190 milioni di anni fa).
I periodi di sedimentazione furono diversi e frequentemente disturbati da sconvolgimenti tettonici e orogenetici per cui tutto il territorio appare oggi fortemente caratterizzato da pieghe, faglie (particolarmente evidente è quella situata lungo il torrente Rizzone) e aree di sovrascorrimento che testimoniano questi antichi fenomeni.
Tutta la zona compresa tra Compiano e la briglia (Diga) del Taro a Ponte Scodellino, si pensa fosse, nel Pleistocene medio, occupata da un lago i cui resti si estendono lungo la riva sinistra del Taro e sono visibili da Compiano fino alla Costa dei Rossi.
Le formazioni geologiche riscontrabili nell’Oasi sono le seguenti:
- Argille a Palombini (Cretacico inf. - 136 milioni di anni fa), collina di Ca’ Cigolara.
- Arenarie di Ranzano (Oligocene inf. - 38 milioni di anni fa), sperone roccioso che scende da Porcigatone a Case Ghirardi.
- Marne di Monte Piano (Eocene sup. - Oligocene inf. 60-40 milioni di anni fa), bacini del Canal Guasto e del torrente Rizzone.
 Non ci sono testimonianze di ritrovamenti importanti di fossili nel territorio dell’Oasi ma, all’interno degli strati di arenaria di Ranzano, si rinvengono facilmente “impronte di fondo” e Fucoidi (alghe).

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ultima modifica 2012-05-28T18:59:00+01:00
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