Parchi, foreste e Natura 2000

Le linee guida regionali per la manutenzione dei boschi ripariali a fini idraulici

I criteri per affrontare un tema delicato e molto sentito dalle popolazioni locali

La vegetazione ripariale costituisce un bene prezioso dal punto di vista ambientale, soprattutto in pianura.Foto bosco ripariale in autunno (fonte Pixabay).jpg

A volte può però essere di ostacolo al regolare deflusso idrico, facendo aumentare il rischio di esondazioni dei corsi d’acqua durante gli eventi di piena.

Per questo motivo:

  • è necessario intervenire periodicamente con tagli di diradamento per ridurre la biomassa vegetale presente nei tratti più critici per evitare problemi di sicurezza idraulica;
  • è necessario procedere preventivamente con un’attenta analisi delle conseguenze di tali interventi per cercare di mitigarne gli impatti ambientali.

La Legge regionale n. 7 del 2014 prevede che, per poter coniugare le diverse esigenze, sia necessario programmare gli interventi di manutenzione dei boschi ripariali e che l’elaborazione dei programmi deve essere preceduta da un confronto tra tutti i soggetti che istituzionalmente hanno competenza in materia, per raggiungere i seguenti obiettivi:

  1. definire i contenuti dei Programmi di manutenzione dei boschi ripariali;
  2. definire le modalità di elaborazione e di approvazione dei Programmi stessi;
  3. definire i ruoli delle diverse strutture potenzialmente coinvolte nella gestione dei fiumi: Agenzia regionale per la protezione civile e la sicurezza territoriale, Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Arpae (Agenzia regionale prevenzione ambiente energia) e i Settori regionali che hanno competenza in materia;
  4. definire le modalità di rilascio delle concessioni delle aree demaniali da parte di Arpae;
  5. definire le modalità di intervento e di concessione delle aree demaniali in assenza dei suddetti Programmi regionali, durante la fase transitoria;
  6. definire le modalità di monitoraggio degli interventi, al fine di poterne valutare l’efficacia da un punto di vista idraulico e, nel contempo, le eventuali ripercussioni negative sull'ambiente fluviale, sia a livello di alterazione di habitat, sia per quanto concerne la presenza di specie animali e vegetali, nonché sulla qualità delle acque.

Le Linee guida cercano di stabilire un percorso metodologico che permetta di coniugare le esigenze di sicurezza idraulica con le altrettanto importanti funzioni sociali ed ambientali che svolgono i boschi ripariali; devono essere programmati interventi da effettuare con modalità sostenibili, cercando il giusto equilibrio, senza pregiudizi e senza gli estremismi che purtroppo spesso si manifestano sia quando si interviene sia quando non si interviene nei corsi d’acqua e comunicando ai cittadini, nelle modalità e nelle forme più opportune, le motivazioni relative alle scelte fatte.

Per approfondire:

Legge Regionale n. 7 del 24 giugno 2014, Titolo VII, capo II

Deliberazione della Giunta regionale n. 1919 del 4 novembre 2019, approvazione delle Linee guida (pdf1.57 MB)

A chi rivolgersi:

Settore Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montane
Regione Emilia-Romagna
Viale Aldo Moro 30, 40127 Bologna
tel. 051.527.6080/6094
e-mail: segrprn@regione.emilia-romagna.it
e-mail certificata: segrprn@postacert.regione.emilia-romagna.it

Francesco Besio: tel. 051.527.6972
e-mail: francesco.besio@regione.emilia-romagna.it

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ultima modifica 2023-08-08T16:18:25+02:00
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