Parchi, foreste e Natura 2000

IT4010017 - ZSC-ZPS - Conoide del Nure e Bosco di Fornace Vecchia

Superficie: 579 ettari
Province e Comuni interessati: PIACENZA (Podenzano, Ponte dell'Olio, San Giorgio Piacentino, Vigolzone)

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4010017 (pdf183.58 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Regione Emilia-Romagna    

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (pdf27.83 MB)

Piano di Gestione (pdf453.76 KB)

Descrizione e caratteristiche

Bosco ripariale di Salice bianco e pioppi. Foto Mario Vianelli, archivio Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio della Regione Emilia-RomagnaIl sito comprende un tratto di circa 13 km del Torrente Nure, da Ponte dell’Olio a S. Giorgio Piacentino, in corrispondenza del piano alto pedeappenninico piacentino. Si tratta in particolare della conoide fluviale formata lungo il tratto di sbocco in pianura, durante il quale, per rapida diminuzione delle pendenze, si formano estesi accumuli di sedimenti detritici ghiaiosi. Vi si trova infatti un vasto e ben conservato greto fluviale, lembi di praterie aride ai lati e importanti relitti di foresta planiziaria tra cui Il Bosco della Fornace Vecchia (biotopo di 16 ettari, già captazione del vecchio acquedotto di Piacenza. L’area del conoide del Torrente Nure possiede una rilevanza notevole per la conservazione della biodiversità e per la strategica collocazione nella rete ecologica tra Appennino e Pianura, in particolare per la presenza di interessanti specie ornitiche legate agli ambienti aperti e agli incolti. Il Bosco della Fornace rappresenta un relitto di foresta planiziaria dominato da varie specie di querce (Quercus pubescens, Quercus petraea, Quercus cerris) a cui si associano in varia misura Ontano bianco Alnus incana, Carpino nero Ostrya carpinifolia, Castagno, Frassino maggiore Fraxinus excelsior, Orniello Fraxinus ornus, Acero campestre e pioppi (Populus alba, Populus nigra, Populus tremula). Alveo con acque stagnanti e correnti (40%), altrettante macchia e boscaglia perifluviali dominano un paesaggio abbastanza naturale con ridotte formazioni boschive ed erbacee di tipo arido e qualche coltivo (8%) di tipo estensivo. Sei habitat d’interesse comunitario (due forestali in particolare d'ambito ripariale e planiziale, uno prativo e tre legati alla presenza dell'acqua, tutti collegati dalle dinamiche fluviali) dei quali uno prioritario,  ricoprono circa metà della superficie del sito.

Vegetazione

Pur in un contesto relativamente naturale che racchiude sia elementi appenninici che presenze tipicamente planiziali, non si riscontrano aggruppamenti vegetazionali primari ben conservati, quanto piuttosto situazioni naturalizzate in un ambito - circostante - fortemente antropizzato (agricoltura, cave, insediamenti urbani). I lembi forestali presenti, attribuiti genericamente al tipo dei saliceti-pioppeti fluviali, registrano la presenza di specie appenniniche ma anche di avventizie quali la Robinia. Pur in assenza di specifici inventari floristici, non sono attualmente segnalate specie vegetali d’interesse comunitario. A corredo degli ambiti ripariali hanno un certo rilievo popolamenti elofitici con tife (anche Typha minima) e ciperacee come Schoenoplectus tabernaemontani. I lembi di prateria arida ospitano orchidacee quali: Anacamptis pyramidalis, Cephalantera longifolia, Ophrys fuciflora e Orchis morio, nonché la sempreverde rustica labiata Hyssopus officinalis.

Fauna

Culbianco (Oenanthe oenanthe). Foto Maurizio Bonora, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003Nell’area nidificano numerose specie ornitiche tipiche degli habitat fluviali con ampi greti ghiaiosi, quali Sterna comune, Corriere piccolo (Charadrius dubius), Occhione (Burhinus oedicnemus) e quelle di praterie aride, quali Calandro (Anthus campestris), Calandrella (Calandrella brachydactyla) e Starna (Perdix perdix). In inverno è presente il Falco pellegrino (Falco peregrinus). Le ripe fluviali soggette ad erosione offrono siti idonei per colonie di Gruccione (Merops apiaster) e Topino (Riparia riparia). Per le sue caratteristiche ambientali e la sua collocazione geografica, il torrente Nure è interessato dal transito e dalla sosta di migratori e il tratto fluviale considerato è un sito di svernamento per alcune specie di Uccelli legati agli ambienti umidi: Cormorano (Phalacrocorax carbo), Airone cenerino (Ardea cinerea), Germano reale, Fischione (Anas penelope), Alzavola (Anas crecca), Gallinella d'acqua, Beccaccia (Scolopax rusticola), Beccaccino (Gallinago gallinago). Per quanto riguarda i mammiferi, è riportata la presenza di diverse specie di Chirotteri, tra i quali Serotino comune (Eptesicus serotino), Pipistrello di Savi (Hypsugo savii), Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus), Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), Myotis daubentoni. Sono scarse, sicuramente da integrare le conoscenze sulla fauna minore (rettili, anfibi, pesci, invertebrati), relativamente alla quale si segnalano numerose specie. Tra gli invertebrati, d'interesse comunitario sono la libellula Ophiogomphus cecilia e il Cervo volante Lucanus cervus. Sono insediati altri coleotteri come Elater ferrugineus e Cicindela majalis.

Per saperne di più

I Geositi dell'Emilia-Romagna

Flora piacentina

Cartografia

Carta di dettaglio (pdf1.06 MB)

Inquadramento territoriale

Azioni sul documento

ultima modifica 2022-09-08T17:26:46+02:00
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