Parchi, foreste e Natura 2000

IT4010013 - ZSC - Monte Dego, Monte Veri, Monte delle Tane

Superficie: 2994 ettari
Province e Comuni interessati: PIACENZA (Cerignale, Ferriere, Ottone)

Territorio confinante con IT1331012 ZSC "Lago Marcotto - Roccabruna - Gifarco - Lago della Nave" della Regione Liguria

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4010013 (pdf191.05 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Regione Emilia-Romagna    

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (pdf11.53 MB)

Piano di Gestione (pdf170.88 KB)

Descrizione e caratteristiche

Celoglosso verde (Coeloglossum viride), orchidea rara e poco appariscente. Foto Ivano Togni, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003   Il sito corrisponde alla dorsale Val Trebbia - Val d'Aveto e comprende i rilievi di Monte Dego (1427 m), Monte Spinarola (1226 m), Monte Veri (1223 m) e Monte delle Tane (1198 m). Si tratta di un’area interna dalle caratteristiche montane, anche se le quote non sono molto elevate, quasi un lungo altipiano morfologicamente non troppo aspro in quanto poggiante su un letto di argille scagliose quantomai variato. L'area è impostata su complessi arenaceo-siltosi, che le conferiscono una peculiarità di forme e di caratteristiche d'assieme che non trovano riscontro in altre zone del piacentino, e sono presenti anche ofioliti e calcari. Le differenti unità litologiche determinano una significativa variabilità di paesaggio e una spiccata differenziazione a livello naturalistico. In particolare Monte Dego è caratterizzato dall'affioramento di arenarie, Monte delle Tane è interessato da complessi ofiolitici e l'area di Monte Veri è costituita dall'alternanza di argille e calcari marnosi. Sono presenti una diffusa copertura boschiva (oltre il 50% dell’intero sito) costituita da formazioni d’alto fusto - prevalentemente d’impianto artificiale - e da cedui misti. I rilievi sono interessati da ostrieti e, alle quote maggiori, prevalgono boschi misti a Castagno e Faggio. Non mancano affioramenti rocciosi; brughiere e praterie; impianti di conifere, corpi d'acqua interni con acque correnti e stagnanti. L'area assume notevole valore paesaggistico con percorsi che offrono spettacolari visuali sulla Val d'Aveto. Ben diciassette habitat d’interesse comunitario erbacei, arbustivi e rupicoli, dei quali tre prioritari, ricoprono poco più di un terzo della superficie del sito.

Vegetazione

La vegetazione attuale riflette l'intenso livello di sfruttamento cui è stata sottoposta in passato, in particolare alle quote minori con coltivi ancora in atto e alla sommità con estese praterie secondarie da pascolo. Sono tuttavia ancora presenti emergenze floristiche di particolare interesse. Particolarmente estese sono le formazioni boschive lungo i versanti di Monte delle Tane con formazioni ad alto fusto di Castagno e Faggio. Localmente si trovano anche vecchi castagneti da frutto. Le faggete annoverano la presenza di Acero di monte, Nocciolo, Sorbo montano e qualche bordura con Daphne mezereum. E' presente inoltre una stazione spontanea di Taxus baccata, l'unica della Val Trebbia. I boschi ospitano anche l'Elleborine piacentina (Epipactis placentina), orchidea endemica dell'Appennino piacentino, rarissima e fino a questo momento accertata in provincia solo in altre due stazioni. Lungo gli impluvi allignano boscaglie a Ontano bianco (Alnus incana), Ontano nero (Alnus glutinosa) e salici (Salix caprea, Salix apennina), con Pioppo tremolo e Pero selvatico. Nelle aree a pascolo e nelle brughiere a mirtilli sono presenti Ononis natrix e Ononis spinosa, numerose orchidee e genziane, delle quali alcune molto rare. Da Cerignale a Cariseto (settore Nord), la copertura vegetale presenta variazioni strutturali in accordo con la morfologia dei versanti e con gli usi cui è stata sottoposta. Sulle pendenze maggiori prevalgono boschi di querce (Quercus pubescens e Q. cerris) e Carpino nero governati a ceduo ma prevalentemente chiusi e floristicamente molto ricchi. Nelle radure e ai margini dei boschi si trovano ginestre (Genista spp.), ginepro e rose, specie arbustive talora diffuse a ricolonizzare praterie più o meno soggette a pascolo. Sono anche presenti rimboschimenti a dominanza di Pino nero, misto a Faggio, in particolare ai piedi delle pendici rocciose di Monte delle Tane. A sud di Cerignale vi sono aree con ristagni che favoriscono la presenza di specie igrofile. Questi prati umidi ospitano, tra le altre, le rarissime Gentiana pneumonanthe e Dactylorhiza incarnata. Sul versante settentrionale del Monte delle Tane, serpentinoso, si trovano Asplenium cuneifolium, Minuartia laricifolia ssp. ophiolitica, Alyssum bertolonii, lberis sempervirens e Linaria supina. Il versante del Trebbia è caratterizzato da tre fasce: una superiore costituita da praterie e pascoli con diffuse ginestre; una intermedia intorno ai 900 m con insediamenti e coltivi; una fascia inferiore caratterizzata da boschi prevalentemente cedui intervallati da garighe a Thymus spp.. Ulteriori specie di grande interesse presenti nel sito sono Coeloglossum viride, Linaria supina, lberis sempervirens, Antennaria dioica, Polygala chamaebuxus, Caltha palustris, Robertia taraxacoides, Sanguisorba officinalis, Laburnum alpinum. Tra le specie protette dalla L.R. 2/77 si trovano: Aquilegia vulgaris, Campanula medium, Cephalanthera damasonium, Crocus neapolitanus, Daphne laureola, Dianthus sylvestris, Dianthus carthusianorum, Dianthus balbisii, Dianthus monspessulanus, Epipactis helleborine, Epipactis palustris, Eriophorum latifolium, Erythronium dens-canis, Gentiana ciliata, Gentiana cruciata, Gentiana asclepiadea, Gentiana kockiana, Gentiana verna, Gymnadenia conopsea, Lilium bulbiferum, Lilium martagon, Limodorum abortivum, Ophrys fuciflora, Orchis ustulata, Orchis purpurea, Orchis maculata, Orchis mascula, Orchis morio, Orchis pallens, Orchis simia, Platanthera bifolia, Platanthera chlorantha, Quercus crenata, Saxifraga cuneifolia, Saxifraga paniculata, Scilla bifolia, Taxus baccata, Traunsteinera globosa, Trollius europaeus, Tulipa australis, Vinca minor.

Fauna

Per quanto riguarda l’avifauna, nelle aree prative ed ecotonali nidificano Succiacapre (Caprimulgus europaeus) e Averla piccola (Lanius collurio). Presenti e da considerarsi nidificanti eventuali sono Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) e Aquila reale (Aquila chrysaetos). Nelle faggete mature vi sono Luì verde (Pholoscopus sibilatrix) e Tordela (Turdus viscivorus), oltre a Rampichino (Certhia brachydactila) e Picchio muratore (Sitta europaea). Nei rimboschimenti di conifere si incontrano Crociere (Loxia recurvirostra), tipico delle peccete alpine e del Nord Europa, e Cincia dal ciuffo (Parus cristatos) che si sono adattati ai boschi maturi di origine artificiale. Nidificano inoltre specie di uccelli legate agli ambienti aperti, ai cespuglieti e alle rupi quali: Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros), Fanello (Carduelis cannabina) e Zigolo muciatto (Emberiza cia). Le aree boscate frammiste a radure sono frequentate fra gli altri da Prispolone (Anthus trivialis), Pigliamosche (Muscicapa striata) e Sterpazzolina (Sylvia cantillans). Per quanto riguarda i mammiferi sono presenti diverse specie di Chirotteri: Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus), Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), Serotino comune (Eptesicus serotinus), Nottola di Leisler (Nyctalus leisleri) e Vespertilio di Daubenton (Myotis daubentoni). Tra gli invertebrati è segnalato il coleottero forestale Lucanus cervus. Gli anfibi annoverano specie importanti quali il Geotritone (Speleomantes strinatii) e il Tritone crestato (Triturus carnifex), di interesse comunitario, poi Salamandra pezzata (Salamandra salamandra) e Tritone alpino (Triturus alpestris). Infine tra i rettili vanno citati almeno il Colubro di Esculapio (Elaphe longissima) e la Natrice viperina (Natrix maura). 

Per saperne di più

Cartografia

Carta di dettaglio

Inquadramento territoriale

Azioni sul documento

ultima modifica 2022-09-08T17:26:50+02:00
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