Parchi, foreste e Natura 2000

IT4030003 - ZSC-ZPS - Monte la Nuda, Cima Belfiore, Passo del Cerreto

Superficie: 3462 ettari
Province e Comuni interessati: REGGIO EMILIA (Ventasso)

Territorio confinante con IT5110005 ZSC "M. La Nuda - M. Tondo" della Regione Toscana

Il sito ricade per metà circa nel Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4030003 (pdf208.83 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano 

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (pdf2.11 MB)

Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (pdf12.81 MB)

Misure Specifiche di Conservazione - Progetto LIFE EREMITA 

Descrizione e caratteristiche

Doronicum columnae su praterie d'alta quota. Foto archivio Parco Nazionale Appennino Tosco-EmilianoIl sito si estende sul lato settentrionale del crinale dell'Appennino tosco-emiliano, dal passo del Cerreto al passo di Pradarena, ed include i versanti settentrionali del Monte la Nuda (1.895 m) e Cima Belfiore (1.810 m) e il contrafforte di Monte Cavalbianco (1.855 m); verso valle il sito è delimitato dal corso del Secchia che a Nord di Cerreto dell’Alpi scorre tra versanti a strapiombo (gli Schiocchi del Secchia) costituiti da Arenarie del Monte Cervarola profondamente incise. Lo stesso fenomeno è osservabile negli Schiocchi del torrente Riarbero dove, tra spettacolari affioramenti di arenarie, la valle assume l’aspetto di un orrido profondo, con pareti di oltre 300 m. Nel versante settentrionale del Monte la Nuda è presente un complesso di laghi, torbiere e pozze a differenti stadi di interramento su alcuni falsopiani di origine morenica. La tipologia ambientale prevalente è costituita dalle faggete cedue. Le altre tipologie di boschi (castagneti, cerrete, rimboschimenti di conifere, abetine residue di Abete rosso e Abete bianco, boschi igrofili) hanno superfici marginali. Estese praterie d’alta quota e vaccinieti si estendono lungo il crinale tra Monte La Nuda e Monte Ischia e sul Monte Cavalbianco. Il sito comprende un'area di 36 ha di proprietà demaniale denominata "Ozola". Il sito ricade per circa il 55% all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Habitat e specie di maggiore interesse

Vaccinium myrtillus e Empetrum ermaphroditum. Foto Renato Gerdol, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003Habitat Natura 2000. 20 habitat di interesse comunitario, dei quali 4 prioritari, coprono circa il 28% della superficie del sito, con predominanza per le formazioni montane forestali, le brughiere e le praterie di vetta, i ghiaioni rocciosi. Sono tipiche le formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane e delle zone submontane dell'Europa continentale, ghiaioni dell’Europa centrale calcarei, foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior, faggeti degli Appennini con Abies alba, prati pionieri su cime rocciose e vaccinieti d'alta quota.
Specie vegetali. Segnalata Primula apennina, specie di interesse comunitario prioritaria. Tra le specie rare e/o minacciate figurano specie alpine o in ogni caso d'alta quota come il rarissimo, veramente relittuale rododendro Rhododendron ferrugineum poi Epipogium aphyllum, Coeloglossum viride, Empetrum hermaphroditum, Drosera rotundifolia, Globularia incanescens, Leucantemum ceratophylloides, Veronica scutellata, Equisetum hyemale, Carex limosa, Woodsia alpina, Omalotheca supina, Anemonastrum narcissiflorum.
Mammiferi. Significativa presenza di Lupo (specie prioritaria di interesse comunitario). Degna di nota è la presenza dell’Arvicola delle nevi Chionomys nivalis, legata ad ambienti di praterie di altitudine (nardeti) o ad emergenze rocciose (pietraie e ghiaioni). Una decina di specie di pipistrelli vede una certa prevalenza per le specie forestali (nottole e vespertili).
Uccelli. 4 specie di interesse comunitario nidificano nell'area: Succiacapre, Calandro, Tottavilla e Averla piccola. Presente, ma non nidificante, è l'Aquila reale. Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale figurano Upupa, Culbianco, Codirossone, Beccafico, Luì verde.
Anfibi. Nessuna specie di interesse comunitario. Degna di nota è la presenza di Tritone alpestre Triturus alpestris e Rana appenninica Rana italica.
Invertebrati. Segnalate 2 specie di interesse comunitario: il Gambero di fiume Austropotamobius pallipes e il Lepidottero Eterocero Euplagia quadripunctaria, specie prioritaria.

Per saperne di più

Cartografia

Carta di dettaglio (pdf1.3 MB)

Inquadramento territoriale

Azioni sul documento

ultima modifica 2022-09-05T14:23:35+01:00
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