Rifiuti, siti contaminati e servizi pubblici ambientali

Accordo tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino in materia di rifiuti

L'Assemblea Legislativa della Regione Emilia - Romagna ha ratificato, con Deliberazione n. 68 del 20 dicembre 2011, l'Accordo tra la Regione Emilia - Romagna e la Repubblica di San Marino per la gestione dei rifiuti urbani e speciali anche pericolosi destinati al recupero e allo smaltimento, in attuazione di accordi vigenti. L'accordo, firmato a Bologna in data 14 novembre 2011, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Emilia -Romagna, n.12 del 18.01.2012 periodico (Parte Seconda).

Semplificazione, responsabilità reciproca e massimo coinvolgimento dei diversi livelli istituzionali sono elementi guida che improntano i contenuti dell’accordo sottoscritto il 14 novembre per la gestione, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali prodotti nel territorio della Repubblica di San Marino. 

La semplificazione e l’innovazione: 

L’Accordo sottoscritto ha sostituito ed innovato i contenuti dei due precedenti accordi:  

- l’Accordo tra la Regione Emilia-Romagna (RER) e la Repubblica di San Marino (RSM) per la gestione dei rifiuti speciali anche pericolosi destinati al recupero e allo smaltimento, in attuazione di accordi vigenti, sottoscritto a San Marino il 31 gennaio 2008, strutturato secondo la previgente direttiva europea;
 
- l’intesa tra la Regione Emilia-Romagna (RER) e la Repubblica di San Marino (RSM) per l’attivazione di forme di collaborazione nel settore dello smaltimento dei rifiuti, sottoscritta a Bologna il 7 novembre 1995, nata in un contesto istituzionale e gestionale completamente diverso e caratterizzato dalla gestione pubblica diretta orientata allo smaltimento dei rifiuti. 


La responsabilità e il coinvolgimento dei diversi livelli di governo. 

I contenuti dell’accordo consentiranno, alla RSM di attuare con rigore gli impegni presi e alla Regione Emilia-Romagna e di perseguire, anche sul fronte negoziale, la prevenzione della produzione dei rifiuti e l’incremento di utilizzo di rifiuti per generare risorse.

Infatti la RSM dovrà assumere:

- azioni europee di gestione e monitoraggio dei propri rifiuti , la gerarchia dei rifiuti, prevista dalla direttiva 2008/98/CE;

- compiti di sorveglianza sul rispetto dei contenuti dell’Accordo, anche con  l’istituzione di una propria Autorità, quali ad esempio la contabilizzazione preventiva dei rifiuti effettivamente spediti nel territorio della RER.

Infine l’Accordo lascia spazio istituzionale alle Province Forlì-Cesena e di Rimini, interessate dallo smaltimento dei rifiuti urbani, con la previsione di intese attuative.

 

 

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ultima modifica 2014-03-06T17:28:00+01:00
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