Valutazioni ambientali e promozione sviluppo sostenibile

In quali articoli le nuove Direttive Europee del 2014 sugli appalti pubblici prevedono la possibilità di introdurre criteri ecologici nelle procedure di appalto?

A una prima lettura delle direttive comunitarie n. 2014/24/UE sugli appalti pubblici e n. 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, e da alcune specifiche disposizioni, emergono elementi caratteristici che attestano una evoluzione verso la sostenibilità ambientale (e sociale) della disciplina in materia di appalti pubblici, anche se occorrerà naturalmente attendere gli atti normativi di recepimento delle direttive nel nostro ordinamento nazionale, che devono essere emanati entro aprile 2016.

In primo luogo si rende evidente come il ricorso all’offerta economicamente più vantaggiosa divenga preferenziale per l’aggiudicazione degli appalti pubblici e di conseguenza gli aspetti sociali (e ambientali) diventano aspetti prioritari dal punto di vista qualitativo.

L’offerta economicamente più vantaggiosa è descritta in termini di "miglior rapporto qualità/prezzo" inteso come diverso approccio prezzo/qualità rispetto a quanto avviene con le direttive attuali (del 2004 e recepite dal D.Lgs. 163/2006) sulla base del prezzo o del costo, seguendo un approccio costo/efficacia, quale il costo del ciclo di vita (Life Cycle Cost).

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ultima modifica 2015-12-21T17:59:00+01:00
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