Parchi, foreste e Natura 2000

IT4030024 - ZSC - Colli di Quattro Castella

Superficie: 168 ettari
Province e Comuni interessati: REGGIO EMILIA (Quattro Castella)

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4030024 (pdf340.53 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Regione Emilia-Romagna

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (pdf200.28 KB) 

Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (pdf2.86 MB)

Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP)

Descrizione e caratteristiche

Orchidea Himantoglossum adriaticum, specie di interesse conservazionistico comunitario. Foto Stefano Bassi, archivio personaleArea di elevato interesse paesaggistico e naturalistico, comprende quattro colli, molto simili per altezza e dimensioni, posti lungo un caratteristico allineamento est-ovest che segna il margine della collina nel suo sbocco nella pianura. L’allineamento dei colli e la loro spiccata regolarità, ben percepibile dalla strada pedemontana, caratterizza fortemente il paesaggio della zona, conferendogli un inconfondibile aspetto. Su tre di questi colli rimango tracce di antiche strutture fortificate di origine medievale, mentre sul quarto colle, quello del Bianello, svetta tutt’ora l’omonimo castello. Oltre ai citati 4 colli, la zona si estende ad accorpare anche un quinto rilievo collinare, quello di Monte Bellone, che si distingue dai primi quattro a causa della differente morfologia. Questi rilievi collinari sono caratterizzati da rocce di origine recente sedimentaria (argille e sabbie) con forte presenza di materiale fossilifero in alcune situazioni. All’interno dell’area sono presenti aree calanchive, estese praterie polifite, castagneti, falesie rocciose, praterie in corrispondenza delle quali è segnalata la presenza di rare specie di orchidee selvatiche e una folta vegetazione arbustiva in evoluzione su coltivi abbandonati. Nel suo insieme tutta la zona ricade all’interno del cosiddetto margine di transizione tra Appennino ed alta pianura reggiana, nel settore occidentale della fascia pedecollinare della provincia di Reggio Emilia e vi è inclusa l'Oasi di protezione faunistica Bianello del WWF. Il 93% del sito risulta di proprietà pubblica. 4 tipi di habitat prativi e 3 forestali costituiscono il succo dell'interesse conservazionistico comunitario, più canneti e cenosi a pino silvestre a livello locale.

Vegetazione

La copertura vegetale è caratterizzata da un esteso querceto mesofilo con numerose varianti. Dominano Cerro, Rovere e Roverella. In alcuni tratti, sparsi, al querceto si sostituisce un bosco misto del tipo Orno-ostrieto, con presenza di Acero opalo, Acero campestre, Ciliegio selvatico, Sorbo domestico. Interessanti presenze forestali sono il castagno, qui presente a una quota di 250 m slm, e il pino silvestre, qui localizzato quasi ai limiti meridionali del suo areale. Sono presenti lembi di bosco xerofilo, castagneti abbandonati, terreni agricoli, arbusteti, prati aridi, bordure ripariali ed un esteso canneto che ricopre una zona umida ormai interrata. Da segnalare la presenza di Olea europaea, relitto di una antica coltivazione. Notevole la presenza di specie protette dalla legge regionale 2/77. Sono presenti anche alcuni filari e numerose siepi. I boschi che ammantano i “Quattro Colli”  sono caratterizzati da una notevole diversificazione di versante: le gelate tardive sono rare, consentendo la sopravvivenza di specie più termofile rispetto a quelle presenti in pianura e nel resto della collina; sui versanti esposti a sud, protetti dai venti provenienti dalla pianura, sono presenti esemplari e aggruppamenti di specie tipiche del clima mediterraneo: Olivo, Alloro, Cipresso e Bosso. Particolarmente estese sono le popolazioni del Ruscus aculeatus, che danno origine ad alcuni tra i piu’ estesi aggruppamenti di questa specie presenti in terra reggiana. Le formazioni boschive presenti sono prevalentemente cedue, derivate dal passato utilizzo per ricavarne legna.  Ai margini dei boschi, al confine con i retrostanti calanchi, è presente un fitto arbusteto. Altre formazioni arbustive o miste che si trovano nel territorio dei “Quattro Colli” sono le siepi, che ancora segnano il confine dei coltivi e dei rii, offrendo rifugi per la fauna selvatica. Sempre lungo i versanti  rivolti a sud, in corrispondenza dei corsi d’acqua, sono presenti specie arboree igrofile (salici e pioppi), distribuite in particolare intorno ad un piccolo invaso artificiale realizzato alla base dei calanchi. Nella parte basale dei colli rivolta a nord, più vicina al paese, la vegetazione boschiva è sostituita da terreni agricoli che presentano interessanti emergenze floristiche e un significativo corredo vegetale riconducibile all’agricoltura tradizionale della collina, come siepi miste e filari di gelsi. Tra le specie di interesse vanno ricordati Himantoglossum adriaticum e Barlia robertiana più altre 12 orchidee selvatiche: Anacamptis pyramidalis, Cephalantera damasonium, C. rubra, C. longifolia, Listera ovata, Orchis morio, O. purpurea, O. simia, O. coriophora, Plathanthera clorantha, Gymnadenia conopsea, Ophrys fuciflora, O. fusca ed inoltre Scilla bifolia, Campanula medium, Daphne laureola, Dianthus carthusianorum, Erythronium dens-canis, Lilium bulbiferum croceum e la rara Viola suavis recentemente censita.

Fauna

La varietà degli ambienti, che vanno da quello boschivo, ai coltivi, agli arbusteti fino alla zona umida presente alla base dei calanchi , favorisce la presenza di molte specie di uccelli sia nidificanti, svernanti che di passo. Nell’oasi sono presenti rapaci diurni e notturni: la Poiana, lo Sparviere, il Nibbio bruno, il Gheppio, il Lodolaio, il Barbagianni, l’Allocco, il Gufo Comune. Sono presenti inoltre l’Upupa, il Picchio verde, il Picchio rosso minore, il Picchio Rosso Maggiore, il Cuculo, il Succiacapre. Numerosissimi sono inoltre i Passeriformi che frequentano i boschi e gli arbusteti della Riserva. Lo stagno consente la presenza del Germano Reale e della Gallinella d’acqua. Tra i mammiferi sono presenti lo Scoiattolo, il moscardino e altri piccoli roditori come la Crocidura Minore (Crocidura suaveolens) e l'Arvicola di Savi (Pitymis savii) e la zona è frequentata da un buon numero di mammiferi predatori: Donnole, Faine e Volpi. Il tasso è presente con due sistemi di tane molto estesi, uno su Monte Zagno e uno su Monte Lucio. Infine nell'area sono presenti numerose specie di pipistrelli: oltre al Pipistrello nano, diverse specie di Vespertilli (Myotis spp.) e  Rinolofi (Rhinolophus spp.). Da pochi anni la zona e’ anche frequentata dal Lupo (Canis lupus).

Per saperne di più

Cartografia

Carta di dettaglio (pdf8.36 MB)

Inquadramento territoriale

Azioni sul documento

ultima modifica 2022-09-08T17:25:58+02:00
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