Geologia, suoli e sismica

L'Area Geologia suoli e sismica supporta le politiche regionali collegate all’ambiente e alla pianificazione territoriale, soprattutto attraverso la produzione di sistemi informativi territoriali e di cartografie geologiche, pedologiche e geo-tematiche. Nel campo della riduzione del rischio sismico e del monitoraggio strategico di alcuni rischi naturali come mareggiate e frane, si pone l'obiettivo di mitigarne gli impatti sul territorio e sulla popolazione. Inoltre lavora per identificare e studiare le risorse naturali come acque, suoli, energia geotermica, risorse minerali

La siccità 2017 osservata dal settore montano, con il contributo della geologia

contributo alla formazione di un quadro conoscitivo utile alle politiche di adattamento al clima che cambia ed alla riduzione della locale vulnerabilità alla siccità

Giovanni Segantini, 1887

"La portatrice d'acqua"
di Giovanni Segantini, 1887

Il quadro “La portatrice d’acqua” del pittore Giovanni Segantini (1858-1899) rappresenta il modo di rifornirsi d’acqua per gli usi domestici, diffuso anche da noi, fino ad un passato nemmeno tanto remoto. Le siccità ricorrenti degli ultimi dieci anni richiamano alla memoria queste scene ormai dimenticate, facendoci riflettere su come la risorsa acqua sia preziosa e quanto sia faticoso disporne.

La siccità del 2017 ha avuto pesanti conseguenze sull’approvvigionamento idropotabile in ambito regionale, con effetti che si sono manifestati ben oltre il periodo estivo.

La ricorrenza di questi fenomeni naturali ha stimolato una riflessione su come anche le conoscenze disponibili presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli possano contribuire alla formazione di un quadro conoscitivo utile alle politiche di adattamento al clima che cambia ed alla riduzione della locale vulnerabilità alla siccità in particolare.

Tale riflessione, che si esprime soprattutto attraverso l’elaborazione di cartografie tematiche, è focalizzata sul settore montano, sia per le competenze dell’area tematica di chi scrive, sia perché la montagna fa parte di un sistema che, attraverso le dinamiche del ciclo dell’acqua, è collegato alla pianura come luogo di origine delle risorse idriche là reperibili.

Una parte di queste elaborazioni è stata oggetto della presentazione “La siccità 2017 in chiave geologica: riflessioni e proposte (pdf442.34 KB)in occasione di un seminario tenutosi a Borgo Val di Taro (PR) il 25 maggio 2018 ed organizzato dall’Amministrazione comunale.

La riflessione è articolata in quattro parti:

  1. Uno sguardo all’ambito nazionale (pdf1.3 MB)
    per inquadrare i prelievi da acque sorgive in un contesto generale;
  2. Precipitazioni ed acquiferi (pdf3.64 MB)
    dove le elaborazioni sul regime delle precipitazioni tratte dall’”Atlante Climatico dell’Emilia-Romagna, 1961-2015” (2017) di ARPAE-Servizio Idro-Meteo-Clima sono confrontate con le cartografie degli acquiferi montani:
  3. Il caso della siccità 2017
    (pdf5.16 MB)
    dove gli effetti del fenomeno sono descritti da cartografie, che ne esprimono la “magnitudo”, focalizzando l’attenzione sull’Appennino emiliano occidentale e forlivese;
  4. Una sintesi delle conoscenze disponibili per la montagna e proposte
    (pdf3.1 MB)
    per approfondimenti e collaborazioni.

Autori

Maria Teresa De Nardo e Stefano Segadelli
Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli, Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente

Alcuni degli approfondimenti conoscitivi proposti sono inoltre oggetto delle attività di un gruppo di lavoro, costituito con determina 14916/2017 e focalizzato sull’Appennino parmense, a cui collaborano:

  • Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli - S. Segadelli e M.T. De Nardo
  • Servizio interventi urgenti e messa in sicurezza dell’Agenzia regionale di Protezione Civile - A. Pelosio
  • ARPAE-Struttura Autorizzazioni e Concessioni - P. Boggio
  • Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia di Parma - A. Ruffini ed A.Corradi.

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ultima modifica 2020-12-17T13:38:12+02:00
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