Geologia, suoli e sismica

L'Area Geologia suoli e sismica supporta le politiche regionali collegate all’ambiente e alla pianificazione territoriale, soprattutto attraverso la produzione di sistemi informativi territoriali e di cartografie geologiche, pedologiche e geo-tematiche. Nel campo della riduzione del rischio sismico e del monitoraggio strategico di alcuni rischi naturali come mareggiate e frane, si pone l'obiettivo di mitigarne gli impatti sul territorio e sulla popolazione. Inoltre lavora per identificare e studiare le risorse naturali come acque, suoli, energia geotermica, risorse minerali

La storia del CARG

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Nel 1976 viene completata la “Carta geologica d'Italia” alla scala 1:100.000. Nel 1988, il Servizio Geologico Nazionale decide di avviare un nuovo progetto di cartografia geologica nazionale alla scala 1:50.000. Nasce così il Progetto CARG per dotare l’Italia di una cartografia geologica digitale e di dettaglio come base indispensabile per la pianificazione territoriale.

Le risorse statali, pari a circa € 81.260.000, sono state erogate fino al 2004 e hanno permesso, insieme agli impegni finanziari a carico delle Regioni e Province autonome, di realizzare e informatizzare 281 fogli geologici, pari a circa il 44% del territorio nazionale.

Grazie alla nuova stagione del CARG  sono stati finanziati, al marzo 2023,  altri 79 fogli geologici portando la copertura  quasi al 58% del territorio nazionale.

QU_RER2023.pngIl CARG in Emilia-Romagna

Nel progetto CARG, l’Emilia-Romagna è impegnata dal 1992 e si è distinta a livello nazionale per essere stata l’unica Regione ad aver concluso il progetto per la parte montana, averlo quasi completato nella parte di pianura e per avere partecipato alla stesura delle linee guida CARG (I Quaderni del SGI). Alla produzione dei fogli geologici hanno partecipato, oltre ai tecnici del Servizio Geologico Sismico e dei Suoli, le Università, il CNR e diversi geologi professionisti che hanno collaborato al rilevamento della cartografia di base.

Attualmente, sono stati pubblicati 50 dei 58 fogli alla scala 1:50.000 in cui è compreso il territorio regionale. Con i 4 fogli finanziati dalla nuova stagione del CARG si raggiungerà una copertura geologica pari al 97,2% del territorio regionale.  Restano ancora esclusi dalla cartografia geologica 4 fogli in gran parte ricadenti in altre regioni. 

Nell’arco di alcuni decenni, l’Emilia-Romagna si è dotata, grazie a finanziamenti regionali (circa 8 milioni di euro) e statali (Progetto CARG – circa 11 milioni di euro), di una cartografia geologica a diversi livelli di dettaglio (scale 1:10.000, 1:25.000, 1:50.000 e 1:250.000) che può essere consultata sul sito cartografico Webgis della cartografia geologica.

A cosa serve la carta geologica

I dati derivanti dal CARG sono stati organizzati in banche dati tematiche e sono confluiti nel Sistema Informativo Territoriale dell'Area Geologia, Suoli e Sismica, integrato nell’infrastruttura regionale. I dati sono fruibili da tutte le strutture regionali, da altri enti pubblici, dai professionisti, dalle imprese e dai cittadini attraverso diversi canali regionali (visori cartografici WebGis MOKA e il portale minERva).

Un livello di conoscenza geologica del territorio così dettagliato e omogeneo rappresenta per la Regione Emilia-Romagna:

  • un supporto fondamentale alla pianificazione territoriale, dalla scala regionale fino a quella comunale, in tutti gli ambiti di applicazione (risorse idriche, rischio idrogeologico, microzonazione sismica e sismotettonica, attività estrattive, valutazioni di impatto ambientale per gli argomenti di settore geologico);
  • un contributo ai quadri conoscitivi a supporto della pianificazione strategica (Piani di Gestione del Rischio Alluvioni e del Distretto Idrografico; Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici; Gestione integrata della fascia costiera e pianificazione dello spazio marittimo);
  • un riferimento per i professionisti nel campo della progettazione delle opere pubbliche e private attraverso la messa a disposizione dei dati geognostici appositamente prodotti, in particolare in pianura e delle interpretazioni geologiche conseguenti;
  • una risorsa pubblica che ha consentito di affrontare con grande capacità tecnica e operativa eventi naturali, quali i terremoti del 2012, e che viene messa quotidianamente a disposizione del Centro Multirischio della Protezione Civile.

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ultima modifica 2023-03-24T13:40:22+02:00
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