Gran parte della penisola italiana, come tutto il bacino del Mediterraneo, è interessata da un'intensa attività sismica causata dal fatto che il nostro paese si trova lungo dei margini di placca nei quali esistono complicati equilibri. Il territorio mediterraneo è suddiviso tra la placca africana (Africa), la placca europea (Europa) e la microplacca adriatica (Adria) che si muovono tra di loro. Si hanno movimenti di convergenza continente - continente tra la microplacca Adria e quella europea (Alpi e Dinaridi). Si ha il fenomeno della subduzione (margine interno dell'Adria lungo l'arco appenninico settentrionale e l'arco calabro), di divergenza tra Europa e Adria (con apertura del Tirreno e sviluppo di processi di distensione lungo l'asse della catena appenninica) e di divergenza tra Africa e Adria (scarpata Ibleo-Maltese). La situazione italiana in realtà è ancora più complessa a causa degli effetti combinati dei movimenti suddetti e di altri fenomeni tettonici ancora in via di studio.
I terremoti verificatesi sul territorio italiano negli ultimi 2000 anni, cioè da quando si hanno a disposizione le fonti storiche, sono stati migliaia ed hanno raggiunto intensità anche pari o superiore al grado XII MCS. In particolare si ha una notevole attività sismica nell'Italia centro-meridionale: lungo la catena appenninica, l'arco calabro e la Sicilia Orientale si concentra il 50% degli eventi sismici. Il terremoto più distruttivo in Italia è stato quello di Messina e Reggio Calabria del 1908. Ebbe una magnitudo pari a 7.1, causando circa 65.000 vittime nella sola Messina e probabilmente tra le 80.000 e le 100.000 vittime a Reggio Calabria. Altre zone ad elevata sismicità sono le Alpi Orientali (il terremoto del Friuli del 1976 ha raggiunto una intensità pari al grado X MCS e causato più di 1000 vittime), ed in misura minore l'Appennino settentrionale ed il promontorio del Gargano. Le zone che mostrano una sismicità bassa o nulla sono poche: alcune aree delle Alpi Centrali e della Pianura Padana, parte della costa toscana, il Salento e la Sardegna.
Schema strutturale - cinematico dell'Italia in cui sono mostrate le tracce dei vettori di rotazione della placca africana rispetto a quella europea e della microplacca adriatica (da Meletti et al, 2000).
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