Man mano che si scende verso il centro della Terra si assiste ad un aumento della temperatura. In questa situazione (simile, per molti versi, a quella che si riscontra in una pentola sul fuoco nella quale si crea un movimento circolare prodotto dall'acqua più calda che sale e dall'acqua più fredda che scende) si generano movimenti ascendenti e discendenti che, almeno nel mantello, sono tanto lenti da farlo comportare come solido all'attraversamento istantaneo delle onde sismiche.
Non si tratta però di un circuito unico che partendo, per esempio, dalla superficie del nucleo solido arriva alla crosta, ma vi sono circuiti tenuti separati dalle discontinuità maggiori, o da altre minori, che dividono l'interno della Terra come una cipolla.
La parte esterna del nucleo è estremamente fluida, addirittura con una viscosità che non sembra molto diversa da quella dell'acqua (capitolo 2. Tettonica delle placche).
Fig. 1 - Nei diversi involucri della Terra si innescano movimenti circolari che portano verso la superficie i materiali più caldi ed in profondità quelli raffreddati.
In questo nucleo esterno estremamente fluido e conduttivo (è composto essenzialmente di ferro) i movimenti circolari di convezione, combinati con i movimenti di rotazione terrestre, creerebbero un effetto "dinamo autoeccitante" che produrrebbe il campo magnetico terrestre rilevato dalle bussole [approfondimento 5].
La presenza delle correnti ascendenti calde e delle discendenti fredde (specialmente quelle del mantello) è un'altra rivelazione dovuta alle onde sismiche che le attraversano con modalità differenti e che permettono di visualizzarle nella rielaborazione dei dati al computer.
Fig. 2 - Le correnti fredde discendenti dalla crosta sono in blu, quelle ascendenti in giallo. In nero il nucleo.
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