Un criterio più preciso ed ampiamente diffuso utilizza l'abbondanza congiunta di silice (SiO2) e di alcali (Na2O e K2O) e viene espresso attraverso il diagramma chiamato TAS (Total Alkali-Silice). La composizione chimica di ogni roccia di questo diagramma dipende essenzialmente dai minerali in essa prevalenti, ognuno dei quali apporta ad essa differenti percentuali di silice ed alcali nonché di altri elementi fondamentali come ferro, magnesio, calcio, alluminio, fosforo, titanio. I minerali più diffusi nelle rocce vulcaniche sono: plagioclasio, feldspato potassico, pirosseno, olivina, anfibolo, nefelina, quarzo e biotite.
Le rocce vulcaniche contenute nel diagramma TAS possono inoltre essere raggruppate in associazioni o "serie magmatiche", ognuna delle quali indicativa di un particolare ambiente geodinamico responsabile della produzione e della fuoruscita del magma stesso. Si riconoscono.
1. la serie calcoalcalina: caratteristica di margini di placche convergenti;
2. la serie tholeitica: caratteristica di margini di placche divergenti in ambiente oceanico (dorsali oceaniche);
3. la serie alcalina: caratteristica di margini di placche divergenti in ambiente continentale (rift continentali) e di punto caldo intraplacca;
4. la serie potassica: associata generalmente a margini convergenti in stadio evolutivo progredito.
Attraverso la loro composizione chimica e mineralogica le rocce vulcaniche esibiscono quindi una "firma" che ci permette di risalire alla loro origine profonda ed al loro legame con le vicende della dinamica endogena terrestre che ne ha permesso la risalita e l'eruzione.
Torna a: [capitolo 4. I vulcani]