L'ossigeno stesso ha favorito lo sviluppo della vita sulla Terra con la formazione di uno scudo di Ozono (O3), contro il passaggio di tutta la radiazione ultravioletta proveniente dal sole. E' lo stesso scudo che ci protegge anche oggi e del quale tanto si parla, per la possibilità, che alcuni prodotti umani liberati nell'atmosfera lo possano assottigliare e alla fine distruggere.
Le radiazioni ultraviolette del Sole possono essere molto pericolose per gli organismi viventi, perché l'energia che arriva può alterare il codice genetico e causare mutazioni pericolose.
Nella parte alta dell'atmosfera, se una molecola di ossigeno (che è composta da due atomi di ossigeno: O2) viene colpita da una radiazione ultravioletta proveniente dal Sole, viene spezzata in due atomi di ossigeno (O) (fig. 1)
Ognuno dei due atomi si può combinare con una molecola di Ossigeno (O2), ancora "unita", e formare una molecola più grossa, con 3 atomi di ossigeno, che viene detta appunto Ozono e che si scrive O3 (fig. 1).
La molecola di Ozono non è stabile, ma può rompersi, formando ancora una molecola di Ossigeno ed un atomo libero di Ossigeno. L'energia solare che è utilizzata per rompere la molecola di Ozono non arriva più sulla superficie terrestre, ma è "consumata" in questo processo. In questo modo, le radiazioni solari ultraviolette che arrivano sullo scudo di Ozono sono parzialmente consumate, ed arrivano sulla Terra con un'energia diminuita, e non letale per gli organismi viventi.
Fig. 1 - Schema di formazione delle molecole di ozono.
Torna a: [capitolo 9. Il primo paesaggio]