Durante le fasi finali di questa lunga marcia del magma verso la superficie terrestre la diminuzione della pressione confinante diverrà alquanto sensibile e ciò provocherà nel magma la separazione della fase gassosa da quella liquida, fenomeno che chiamiamo essoluzione. Le modalità con cui si manifesta l'essoluzione determineranno lo stile dell'eruzione e la tipologia dei prodotti emessi. Il parametro determinante nella separazione della fase gassosa sarà la viscosità del magma.
- Un magma poco viscoso provocherà la tranquilla separazione di innumerevoli vescicole gassose, che tenderanno a fuoriuscire tranquillamente dal liquido magmatico che, così degassato, si espanderà all'esterno, sotto forma di fluide colate laviche.
- Un magma molto viscoso ostacolerà l'omogenea diffusione delle vescicole stesse, che, ostacolate nella risalita, tenderanno ad espandersi ed a rompere le pellicole liquide che le separano, frammentando la compagine magmatica; questa frammentazione diverrà vieppiù efficace approssimandosi alla superficie e l'eruzione del magma così frammentato acquisterà modalità più o meno fortemente esplosive.
In realtà i due casi descritti si complicano per l'intervento di altre variabili che risiedono nelle complesse relazioni tra processi geologici, chimici, termici e fluido-dinamici e, di conseguenza, le modalità eruttive sono molto numerose tanto che ogni vulcano possiede un suo peculiare comportamento eruttivo.
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