Il rift dell'Africa orientale rappresenta certamente il più grande tra i sistemi di fratture continentali esistenti; complessi di rift di minori dimensioni hanno generato, ad esempio, la Valle del Reno in Germania ed il profondissimo Lago Baikal in Siberia orientale.
E' possibile individuare una rift valley occidentale, marcata dall'allineamento dei grandi laghi africani ed una rift valley orientale, che attraversa l'Etiopia ed il Kenya ed è anch'essa delineata da una successione di laghi, tra i quali degno di nota e' il Lago Turkana, il più grande lago africano. Il Lago Victoria, e' localizzato tra il rift occidentale e quello orientale.
La rift valley orientale e' stata in passato teatro di grande attività vulcanica, testimoniata oggi dai numerosi apparati vulcanici ormai inattivi che si ergono in Etiopia, Kenya, Tanzania; Ol Doynio Lengai, "La Montagna di Dio", è l'unico vulcano tuttora in attività presente lungo il rift orientale, ed è caratterizzato da rarissime lave contenenti carbonato di sodio. Il ramo occidentale del rift ospita due vulcani attualmente attivi, posti nella provincia di Kivu, nello Zaire orientale: il Nyragongo (fig. 1) ed il Nyamuragira.
Fig. 1 - Immagine del vulcano Nyragongo.
Il primo è tristemente noto per la tragica eruzione del 1977, durante la quale l'improvvisa emissione di lave ad altissima fluidità, che scorrevano lungo i fianchi del vulcano all'impressionante velocità di 70 Km/h, causò la morte di circa 300 persone. Recentemente, nel gennaio 2002, il Nyragongo si è risvegliato seminando morte e distruzione nella città di Goma.
Ma dove ha avuto origine il grande sistema di rift? La risposta si cela nell'infuocata regione che ospito' gli albori del genere umano: il cosiddetto "triangolo" dell'Afar (fig. 2) appartenente in gran parte all'Etiopia ed in minor misura agli stati confinanti di Eritrea e Gibuti.
Fig. 2 - Schema di localizzazione dei rift del "triangolo" dell'Afar.
Attorno a 30 milioni di anni fa, proprio al di sotto del triangolo dell'Afar, l'astenosfera, iniziò ad inarcarsi, producendo un innalzamento localizzato della sovrastante litosfera. All'inarcamento fece seguito la risalita di abbondanti volumi di magma verso la superficie e la formazione di vulcani. L'innalzamento interessò l'adiacente altopiano etiopico (posto immediatamente ad Ovest dell'Afar) e quello somalo (ad Est).
Se osserviamo la mappa della regione afro-arabica: ci accorgiamo che il triangolo dell'Afar si trova al centro di una gigantesca stella a tre punte, le cui diramazioni sono rappresentate dal Mar Rosso, dal Golfo di Aden e dalle rift valley dell'Africa orientale. Il cosiddetto "punto triplo" dell'Afar rappresenta l'origine del maggior sistema di rift attivo esistente che, con uno sviluppo lineare di quasi 5000 Km, separa le due sponde del Mar Rosso, taglia gli altopiani basaltici dell'Etiopia e corre verso Sud attraverso le savane e le foreste dell'Africa orientale. I tre rift che si sviluppano dal triangolo dell'Afar hanno avuto storie geologiche alquanto differenti.
1) Lungo il rift del Mar Rosso e' avvenuta la separazione tra Africa ed Arabia, iniziata circa 30 milioni di anni fa e sviluppatasi fino ad originare un bacino marino, il Mar Rosso, sul cui fondale, nel settore meridionale, si trovano rocce basaltiche identiche a quelle presenti sui fondali dei grandi oceani.
2) Il rift del Golfo di Aden, e' progredita anch'essa fino all'oceanizzazione e all'invasione del mare.
3) Le rift valley dell'Africa orientale stanno lacerando la crosta continentale africana, ma non sono giunte a produrre un'effettiva separazione di due lembi di crosta terrestre.
Utilizzando una metafora comune, potremmo definire la diramazione africana quella meno "efficiente", mentre quelle del Mar Rosso e del Golfo di Aden hanno portato a termine il loro compito, fino a separare l'Arabia dall'Africa ed essere completamente invase dalle acque marine.
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