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Introduzione

Lunedì 22 aprile, in occasione della Giornata internazionale della Terra, Italy for Climate ha pubblicato la quinta edizione del Rapporto “10 key trend sul clima” che fornisce una rappresentazione sintetica delle tendenze rilevanti in materia di clima ed energia che hanno caratterizzato l’Italia nell’anno da poco concluso.

Secondo il rapporto, il 2023 è stato un anno record, con 3.400 eventi meteoclimatici estremi che hanno colpito l’Italia, sempre più vulnerabile agli effetti della crisi climatica. Preoccupante anche il deficit medio nazionale di scorte di acqua nevosa: -60%, il picco più basso registrato fino a oggi e ha colpito soprattutto i bacini del nord Italia.

Nell’ambito degli sforzi globali verso la decarbonizzazione tuttavia, l’Italia ha segnato nel 2023 un taglio di emissioni di gas serra significativo in una fase di crescita economica (escludendo quindi gli anni della crisi finanziaria 2008-2009 e della pandemia). Con una diminuzione di 27 milioni di tonnellate, pari a -6,5% rispetto all’anno precedente, il Paese potrebbe tornare in traiettoria per centrare gli obiettivi europei al 2030 (per raggiungere i quali basterebbe tagliare ogni anno “solamente” 20 milioni di tonnellate di gas serra). Fra i fenomeni che hanno causato la riduzione ci sono un inverno piuttosto mite, il minore utilizzo di carbone (a cui eravamo ricorsi per sostituire temporaneamente il gas) e un calo della produzione industriale, ma anche la ripresa delle rinnovabili elettriche, con un nuovo record di eolico e fotovoltaico.

I 10 KEY TREND SUL CLIMA IN ITALIA

  1. Crisi climatica: sono 3.400 gli eventi meteoclimatici estremi censiti in Italia (nuovo record). Il 2023 è il secondo anno più caldo di sempre (dopo il 2022). L’Italia è sempre più vulnerabile agli effetti della crisi climatica.
  2. Emissioni: il taglio delle emissioni di gas serra (27 milioni di tonnellate, -6,5%) è il più alto mai registrato in una fase di crescita economica, un trend compatibile con i target europei 2030.
  3. intensità energetica del Pil: la riduzione (-3%)ha portato l’economia a livelli di efficienza mai registrati prima. Calano in valore assoluto anche i consumi di energia, soprattutto negli edifici e nell’industria.
  4. Generazione elettrica: il calo delle emissioni del kWh nel settore elettrico è dek -18%, grazie alla crescita delle rinnovabili e al calo della produzione elettrica da combustibili fossili.
  5. Dipendenza energetica : la dipendenza energetica dall’estero è del 77%, in miglioramento ma ancora fra le più elevate in Europa. Per la prima volta la Russia esce dalla top ten dei maggiori fornitori di energia.
  6. Rinnovabili elettriche: la quota di elettricità prodotta da fotovoltaico ed eolico è del 20%. L’insieme di tutte le rinnovabili elettriche ha sfiorato il 44% della produzione, superando il record stabilito nel lontano 2014.
  7. Eolico e solare: sono stai installati nuovi impianti per 5,7 GW, in crescita anche se siamo ancora indietro in Europa. Superbonus e caro energia trainano il boom del fotovoltaico.
  8. Riqualificazione energetica: sono 700.000 le abitazioni riqualificate con il Superbonus, il triplo della media degli anni precedenti. Oggi 1,3 milioni di famiglie sono collegate a un impianto fotovoltaico.
  9. Auto elettrica: la quota di auto elettriche vendute è del 4,2%. Il trend è in crescita, ma il mercato dell’auto elettrica resta ancora molto acerbo rispetto agli altri Paesi europei.
  10. Acqua e neve: il deficit medio nazionale di scorte di acqua nevosa è del -60%. È il picco più basso registrato fino a oggi e ha colpito soprattutto i bacini del nord Italia.

Per approfondire

Ultimo aggiornamento: 30-04-2024, 11:50

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