MINIMAX Competition 2022: premiato MOVIDA, l’innovativo progetto per la valutazione del danno da alluvioni
Il progetto MOVIDA – Modello per la Valutazione Integrata del Danno Alluvionale, coordinato dalla Prof.ssa Daniela Molinari del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano, ha vinto la “MINIMAX competition: Solutions for managing water and climate extremes” promosso dalla Global Water Partnership, in collaborazione con la World Meteorological Organization e la Water and Climate Coalition. Il concorso MINIMAX: soluzioni per la gestione dell'acqua e degli estremi climatici mira a raccogliere e identificare soluzioni idriche e climatiche innovative che MINIMIZZANO gli impatti negativi degli estremi idroclimatici e MASSIMIZZANO i benefici sociali, economici e ambientali.
Il progetto MOVIDA, sviluppato in collaborazione con altre sette università italiane, il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Autorità di bacino Distrettuale del fiume Po, ha permesso di mappare il danno atteso in caso di alluvione nelle aree a rischio significativo del Distretto del Po, avviando una sperimentazione dell’analisi costi-benefici delle alternative di intervento.
La metodologia di valutazione del danno causato da eventi alluvionali sugli elementi potenzialmente esposti, è stata utilizzata a livello sperimentale nel secondo ciclo di attuazione della Direttiva Alluvioni ed è stata applicata al fine di assegnare una priorità alle misure di mitigazione del rischio individuate nel Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA), predisposto dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po e adottato nella seduta della Conferenza Istituzionale Permanente del 20 dicembre 2021.
La metodologia, costituita da un insieme complesso di tools di calcolo e da diversi modelli specificamente applicabili alle varie categorie di elementi esposti, è descritta negli allegati 4 e 5 della Relazione di Aggiornamento e Revisione del PGRA – II ciclo di gestione
La Regione Emilia-Romagna, Area Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, ha applicato tali metodologie nelle 69 APSFR regionali (Aree a potenziale rischio significativo da alluvione) con i modelli di calcolo Isyde-Agride.
Per la valutazione degli elementi esposti con tali modelli di calcolo sono state utilizzate prioritariamente le mappe dei tiranti idraulici per gli scenari disponibili, preferendo, per essere particolarmente cautelativi, le mappe relative allo scenario di pericolosità più gravoso in termini di superfici e beni esposti interessati.
Le macrocategorie degli elementi esposti, su cui si è basato il calcolo del danno potenziale e la conseguente prioritizzazione delle misure di mitigazione del rischio, si riferiscono a quattro obiettivi di riduzione del rischio (sociale, per le attività economiche, per i beni culturali e per l’ambiente) che a loro volta si declinano in ben 12 sub-obiettivi che costituiscono il rischio cui sono potenzialmente esposti elementi come la salute umana (popolazione totale e per fasce di età), le strutture di interesse sociale (es. scuole, ospedali ecc.), le infrastrutture di servizio e quelle di trasporto, le attività agricole e zootecniche, le proprietà immobiliari, i beni architettonici-storici-culturali e il paesaggio e l’ambiente (es. qualità dei corpi idrici e aree protette).
Questi obiettivi e sub-obiettivi derivano da linee guida ISPRA di livello nazionale che l’Autorità di bacino ha ulteriormente dettagliato per rispondere alle particolari caratteristiche e situazioni di possibile danno del distretto idrografico del Po.
Il lavoro svolto dalla Regione Emilia-Romagna è stato lungo e complesso per la particolare numerosità delle aree su cui eseguire le elaborazioni, per l’ampia estensione di alcune APSFR regionali e per le caratteristiche intrinseche del dato di partenza. È stato eseguito con procedure di calcolo sperimentali fornite dall’Autorità di Distretto Po sviluppate per l’utilizzo in ambiente GIS open source (QGIS) nell’ambito del progetto MOVIDA.
Le attività svolte hanno consentito di effettuare un interessante test del metodo, rispetto al quale la Regione intende continuare nella sperimentazione, puntando anche in stretta collaborazione con l’Autorità Distrettuale del Po, ad un affinamento e ad una semplificazione dei tool di calcolo.
I risultati del lavoro svolto sono illustrati nella relazione sulle APSFR regionali dell’Emilia Romagna allegata all’aggiornamento del PGRA - II ciclo di attuazione e consultabile al seguente link: https://www.adbpo.it/PDGA_Documenti_Piano/PGRA2021/Piano_2021/allegato3_APSFRregionali/3_1_Relazione_ASPFR_RER.pdf
Di seguito si riportano anche alcuni esempi in forma grafica:
- Grafico a torta (
76.16 KB) della distribuzione per fasce di età della popolazione potenzialmente esposta in area allagata nel territorio dell’Emilia-Romagna per le sole APSFR regionali; - Istogramma (97.49 KB) dei beni culturali di valenza nazionale e locale potenzialmente esposti in area allagata, riferiti al territorio dell’Emilia-Romagna nelle APSFR regionali aggregati per Unit of Management (UoM);
- Confronto (197.51 KB)fra il danno economico potenziale totale sul tessuto residenziale calcolato con tre diversi modelli
In figura sono rappresentati i dati, aggregati per Unit of Management (UoM: ITN008 – Po; ITI021 – Reno; ITR081 – Bacini Romagnoli; ITI01319 – Marecchia-Conca), del danno economico potenziale totale sul tessuto residenziale (espresso in milioni di euro) sulle Aree a Rischio Potenziale Significativo (APSFR) di rango regionale (per cui sono disponibili le altezze idriche raggiungibili in caso di evento alluvionale), calcolato con con i diversi modelli sviluppati dalle Università di Bologna, Firenze e dal Politecnico di Milano.
76.16 KB)
97.49 KB)
197.51 KB)Per approfondire
MINIMAX Competition:
I vincitori del concorso MINIMAX | Casella degli strumenti GWP (gwptoolbox.org)
PGRA:
Il Piano di Gestione Rischio Alluvioni 2021 del Bacino del Po (adbpo.it)
Piano di gestione del rischio di alluvioni - secondo ciclo (Ambiente Regione.emilia-romagna.it)