Valutazioni ambientali e promozione sviluppo sostenibile

L’utilizzo delle varianti può aiutare nell’attuazione del GPP?

Le varianti sono un modo di inserire maggiore flessibilità nelle specifiche e possono garantire la presentazione di soluzioni più rispettose dell’ambiente da parte dei concorrenti. Con l’approccio basato sulle varianti si permette ai concorrenti di presentare una soluzione alternativa che soddisfi determinati requisiti minimi identificati, sebbene non rispetti la specifica nel suo complesso. Ad esempio, si possono specificare i veicoli ad alimentazione convenzionale (benzina o gasolio), ammettendo tuttavia come variante i veicoli ad alimentazione alternativa, elettrici o ibridi. Le offerte con o senza varianti sono poi valutate rispetto agli stessi criteri di aggiudicazione per identificare quella economicamente più vantaggiosa (most economically advantageous tender, MEAT).

Può essere un approccio utile se non si è sicuri del costo o di altri impatti di un prodotto o servizio alternativo, per esempio se inserire standard più elevati per l’isolamento in un appalto per lavori di costruzione possa ritardare la data di consegna. È possibile infine permettere ai concorrenti di presentare più di un’offerta, ossia, una versione standard corredata di una variante. È ovvio che anche le varianti devono essere collegate all’oggetto dell’appalto, ossia non possono riguardare aspetti non attinenti all’acquisto che si intende effettuare.

Per potere accettare varianti in un appalto pubblico è necessario

  • precisare nell’avviso di appalto che saranno accettate eventuali varianti
  • specificare i requisiti minimi che le varianti devono rispettare;
  • identificare e specificare i requisiti per la presentazione di varianti nelle offerte (ad esempio stabilire che una variante possa essere presentata solo insieme a un’offerta di tipo standard).

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ultima modifica 2017-04-06T18:41:00+01:00
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