I Comuni per l’energia e il clima: pubblicato il rapporto d’indagine

Il report, realizzato in collaborazione di ART-ER e ANCI Emilia Romagna, contiene le analisi dei questionari somministrati ai Comuni per il monitoraggio delle azioni di mitigazione e adattamento

2.000 edifici pubblici riqualificati con oltre 4,8 mila interventi (sostituzione infissi, caldaie a condensazione, fotovoltaico) che hanno interessato prevalentemente le scuole (47%).

La produzione da FER comunale ammonta a 73 GWh, pari a un risparmio stimato di 18 mila t/anno di CO2eq.

I consumi si attestano sui 500 GWh/anno, con una copertura da FER pari al 15% e un risparmio annuo pari a circa l’8%, conseguito grazie agli interventi di riqualificazione energetica, corrispondente a un risparmio stimato di circa 9 mila t/anno di CO2eq.

Più della metà del campione osservato dichiara di utilizzare il 100% di energia verde certificata nei consumi elettrici (tranne illuminazione pubblica); dato quest’ultimo in crescita rispetto alla rilevazione del 2019 (49% dei comuni). La fornitura di energia verde nei comuni avviene prevalentemente attraverso l’adesione a convenzioni Intercent-er (39%) e convenzioni Consip (17%).

Crescono i Comuni, che hanno messo a sistema i diversi aspetti legati all’illuminazione pubblica attraverso l’adozione del Piano Luce; l’utilizzo di energia verde certificata (dal 33% nel 2019 al 39% del 2021) pari a un risparmio stimato per l’intero territorio regionale di circa 50 mila t/anno di CO2 eq.

Tra le iniziative per promuovere la mobilità sostenibile prevalgono interventi di tipo strutturale e incentivi finanziari: piedibus/bicibus (56%); contributi per gli abbonamenti TPL (22%) e bandi a favore della mobilità ciclabile (16%).

Passando dalle azioni di mitigazione alle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici tra i principali interventi troviamo: la permeabilizzazione degli spazi pubblici (complessivamente 12,6 ettari de-impermeabilizzati) realizzata in prevalenza attraverso la conversione di superfici asfaltate in superfici erbose (9,9 ettari).

Per aumentare la resilienza delle infrastrutture ai cambiamenti climatici, vengono effettuati prevalentemente interventi di difesa dei versanti (57%) per la messa in sicurezza delle strade comunali.

La rete di infrastrutture green e blue si estende su una superficie di 22 mila ettari (102 comuni osservati). L’incidenza sulla superficie territoriale è ancora bassa, arriva all’1% nel 38% dei comuni osservati e al 10% solo nel 6% dei comuni. La disponibilità pro capite arriva a 10 mq/ab nel 31% dei comuni e supera i 50 mq/ab solo nel 12% dei comuni.

Negli ultimi 2 anni sono state attuate 1.156 misure comportamentali finalizzate alla prevenzione degli eventi meteo estremi, di cui la maggior parte realizzate attraverso formazione nelle scuole (54%) e cartellonistica flyer, guide distribuiti nelle scuole e negli uffici (29%). 629.381 i cittadini raggiunti da iniziative e servizi di allerta per eventi meteo estremi, di cui il 10% utenti deboli. Considerando il numero di abitanti afferenti ai comuni rispondenti stiamo parlando del 38% di cittadini raggiunti sull'intera popolazione.

Questi in sintesi i risultati contenuti nel Rapporto “I comuni per l’energia e il clima; le azioni di mitigazione e adattamento” (disponibili anche tutte le infografiche riassuntive), che rappresenta un aggiornamento del Rapporto I comuni e la transizione energetica, arricchito dei risultati ottenuti dal questionario di adattamento.

Le analisi sono state effettuate sui dati 2021 forniti, in risposta ai questionari di mitigazione e adattamento, da parte di 204 Comuni e Unioni di comuni che coprono il 78% della popolazione regionale e il 60% dell’intera superficie territoriale.

I risultati delle analisi restituiscono un quadro conoscitivo sintetico delle politiche locali in tema di energia e clima, ed evidenziano ancora le difficoltà, per i Comuni, in diversi casi, di reperire dati completi e precisi. Ciò sconta l’influenza di diversi fattori, tra cui i cambiamenti istituzionali e la diffusa carenza di risorse umane qualificate per l’attuazione ed il monitoraggio delle strategie e la valutazione dei risultati delle azioni intraprese.

Questi risultati prestazionali dei Comuni in materia di energia e riduzione delle emissioni climalteranti concorrono attivamente alla realizzazione degli obiettivi del Piano Energetico Regionale 2030 e del Patto per il Lavoro e il Clima, che individua, tra gli altri, due obiettivi fondamentali: la neutralità carbonica prima del 2050 e il raggiungimento del 100% delle energie rinnovabili al 2035.

La Regione Emilia-Romagna sostiene le azioni di mitigazione e adattamento negli Enti locali attraverso diverse misure:

  • Coordinamento per la definizione di indicatori di monitoraggio per la mitigazione e l’adattamento
  • Supporto e strumenti per la redazione dei per la mitigazione e l’adattamento (PAESC) dal 2019 con il Forum regionale per i cambiamenti climatici.
  • Finanziamenti per la diffusione dei PAESC dal 2017 con i Fondi FESR

Dal 2019, la Regione chiede agli Enti locali, che hanno ricevuto i finanziamenti con i bandi FESR, di compilare dei questionari allo scopo di misurare nel tempo il grado di efficacia delle politiche locali e fornire spunti e stimoli utili per possibili azioni di mitigazione e adattamento.

A settembre 2022 i dati sulla diffusione restituiscono 266 comuni e loro Unioni che hanno approvato il PAESC.

  

 

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ultima modifica 2023-02-15T17:20:39+01:00
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