La natura ha anche un valore economico: calcolato in oltre 80 milioni di euro quello del territorio dell’Unione montana Appennino Parma Est

Assessora Lori: “La conferma che l’ambiente impatta concretamente sulla vita delle persone e che difenderlo e valorizzarlo significa contribuire a crescita e sviluppo”

La natura fa bene al benessere dei cittadini, ma anche all’economia. Ammonta a 83,5 milioni di euro il valore economico del capitale naturale del territorio dell'Unione Montana Appennino Parma Est, un'area con una superficie di 607 chilometri quadrati e che comprende i Comuni di Langhirano, Lesignano de' Bagni, Neviano degli Arduini, Tizzano Val Parma, Palanzano, Monchio delle Corti e Corniglio, in provincia di Parma.

La stima è fornita dal rapporto “Prodotto Ecosistemico Lordo dell'Unione Montana Appennino Parma Est”, realizzato da ART-ER, società in house della Regione per lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del territorio.

“Questo studio è la conferma che l’ambiente impatta concretamente nella vita delle persone e delle comunità, fornendo loro servizi ecosistemi quantificabili e misurabili anche da un punto di vista economico – ha sottolineato l’assessore regionale alla Programmazione territoriale, Parchi e Forestazione Barbara Lori -.  E ci fa comprendere, dati alla mano, quanto sia importante difendere e valorizzare il nostro patrimonio naturale, un bene comune fondamentale, anche come leva di crescita e sviluppo per un intero territorio. Nel caso specifico, questo studio ha assunto ancora maggior valore perché elaborato in concomitanza con il percorso che porterà all’approvazione del primo Piano urbanistico generale di una Unione montana in Regione.”

Presentato a Rimini durante l'ultima edizione di Ecomondo, quello realizzato da Art-ER è uno studio sperimentale e innovativo che analizza il Prodotto Ecosistemico Lordo (PEL)  per  quantificare il valore del capitale naturale di un territorio e dei servizi forniti dagli ecosistemi naturali e seminaturali che vi si trovano.

  

I servizi ecosistemici

Sono, per esempio, servizi ecosistemici l’assorbimento di anidride carbonica da parte delle foreste, la protezione dall’erosione del suolo fornito dalla copertura vegetale, la depurazione dell’acqua che è in grado di offrire la vegetazione. E ancora: la protezione dal dissesto idrogeologico, la qualità dell’habitat, le produzioni forestali, agricole e di biomassa da prato o pascoli, la fornitura idrica dalle acque superficiali e sotterranee e i servizi ricreativi offerti a residenti e turisti.

Dall’analisi risulta che Il 70% del Prodotto Ecosistemico Lordo dell'Unione Montana Appennino Parma Est è generato dai servizi ecosistemici riguardanti la qualità dell’habitat e la protezione dall’erosione del suolo. L’elevata qualità dell’habitat è legata alla presenza in questi Comuni di aree protette come il Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano e il Parco regionale Valli del Cedra e del Parma. Quanto alla protezione dell’erosione del suolo, la capacità mitigatrice della copertura vegetale consente di trattenere 3,7 milioni di tonnellate annue di suolo, che corrispondono ad un valore di 22 milioni di euro.

 

Il rapporto in sintesi

Il territorio su cui si è concentrata la sperimentazione è quello dei Comuni dell'Unione Montana Appennino Parma Est, Unione attualmente impegnata nella predisposizione del Piano Urbanistico Generale Intercomunale e che sta testando le linee guida regionali per un approccio ecosistemico alla pianificazione.

Dell'Unione fanno parte i Comuni di Langhirano, Lesignano De' Bagni, Neviano degli Arduini, Tizzano Val Parma, Palanzano, Monchio delle Corti e Corniglio.

L’area di studio ha analizzato una superficie di 607 chilometri quadrati, di cui oltre 374 chilometri quadrati montana. Il territorio – in cui risiede una popolazione di 25mila abitanti -  comprende il Parco Regionale dei Cento laghi e una parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.  

L’analisi ha incluso anche il territorio del Comune di Parma nella valutazione dei servizi ecosistemici (ad esempio quelli legati all’acqua), in cui risulta più evidente il legame monte-valle nella fornitura degli stessi. In questo modo è stato possibile quantificare le dipendenze funzionali caratterizzandole a supporto di meccanismi di perequazione territoriale che favoriscano una gestione più efficace del

 

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ultima modifica 2023-11-23T12:54:58+02:00
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