IT4030002 - ZSC-ZPS - Monte Ventasso
Superficie: 2909 ettari
Province e Comuni interessati: REGGIO EMILIA (Ventasso)
Il sito ricade per un terzo nel Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Formulario Natura 2000 del sito IT4030002 (PDF - 186.0 KB)
Note esplicative al formulario (PDF - 1.2 MB)
Enti gestori
Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Strumenti di gestione
Misure Specifiche di Conservazione contenute negli allegati 3, 4 e 6 della D.G.R. n. 1227/24
Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (PDF - 9.0 MB)
Misure Specifiche di Conservazione - Progetto LIFE EREMITA
Descrizione e caratteristiche
Il Monte Ventasso costituisce un alto massiccio isolato dalle cime prossime al crinale, situato tra le valli del Secchia e dell’Enza. I boschi di Faggio, alternati a castagneti, ricoprono i fianchi del monte fin quasi alla sommità, dove la prateria sommitale e i vaccinieti sono interrotti da affioramenti rocciosi di arenarie del Monte Modino che ospitano una rara vegetazione rupicola. Sul versante meridionale prevalgono i pascoli e gli incolti e sul versante Nord-occidentale, in una conca con morfologie glaciali, vi è il lago Calamone che conserva un’area torbosa di elevato interesse naturalistico. Il sito ricade per circa il 35% all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e rappresenta un importante esempio di alta montagna isolata dal contesto del crinale, quindi condizionata dal contrasto tra ambienti caldi pressochè collinari e tratti freddi esposti ai rigori dell'altitudine.
Habitat e specie di maggiore interesse
Habitat Natura 2000. 18 habitat di interesse comunitario, dei quali 7 prioritari, coprono circa un terzo della superficie del sito, con prevalenza per formazioni forestali, di prateria dalle situazioni più aride a preziosi tratti di torbiera e prato mollo, alle rocce in situazione di ghiaione e di falesia: si va da formazioni erbose calcicole rupicole dell'Alysso-Sedion albi a Festuco-Brometalia meso-termofili a lembi di prateria suprasilvatica montana a Nardus, a ghiaioni dell’Europa centrale a foreste di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior , a faggeti degli Appennini con Abies alba, a estesi boschi di castagno ad arbusteti, sia microtermi con tratti a brighiera d'alta quota, sia termofili con vaste distese a ginepro comune. Non mancano praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argillo-limosi (Molinion caeruleae), bordure montane di megaforbie igrofile e praterie magre da fieno. Sono peculiari certi aspetti legati alle rocce e al contesto del lago Calamone col suo contorno torboso e di prateria umida.
Specie vegetali. Nessuna specie di interesse comunitario. Tra le specie rare e/o minacciate figurano specie rupestri come numerose Sassifraghe, specie di prateria in quota come Aquilegie e il Trollio, poi tante orchidee e specie palustri. Figurano Coeloglossum viride, Triglochin palustre, Swertia perennis, Globularia incanescens, Asplenium fontanum, Saxifraga etrusca, Dactylorhiza incarnata, Corallorhiza trifida, Hieracium tomentosum, Avenula praeusta, Homalotrichon pubescens ssp. laevigatum, Lonicera nigra, Artemisia umbelliformis, Erigeron gaudinii.
Mammiferi. Il Lupo (specie prioritaria di interesse comunitario) è presente nell'ambito di erratismi che interessano anche altri siti appenninici. Degna di nota è la presenza della Martora Martes martes, carnivoro estremamente raro e localizzato in Emilia-Romagna. Tra i chirotteri, sono segnalati i due Rinolofi maggiore e minore.
Uccelli. 5 specie di interesse comunitario nidificano nell'area: Aquila reale, Falco pecchiaiolo, Calandro, Tottavilla e Averla piccola. Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale figurano Assiolo, Culbianco, Luì verde.
Anfibi. Nessuna specie di interesse comunitario. Degna di nota è la presenza di Tritone alpestre Triturus alpestris e Rana appenninica Rana italica.
Pesci. Presente una specie di interesse comunitario: Vairone Leuciscus souffia.
Invertebrati. Segnalate 2 specie di interesse comunitario: il Gambero di fiume Austropotamobius pallipes e il Lepidottero Eterocero Euplagia quadripunctaria, specie prioritaria. Presente anche il raro Odonato Sympetrum flaveolum.
Per saperne di più
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 1.7 MB)