La Regione per il G20: intervista al Prof Fabio Fava, biodiversità e economia sostenibile
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Per favore abilitali oppure gestisci le tue preferenzeSono con professor Fabio Fava, professore ordinario di biotecnologie industriali presso la scuola di ingegneria dell'Università di Bologna
è il rappresentante italiano di diversi gruppi della Commissione europea ra i quali il Comitato di Bioeconomy di Horizon2020
è anche il Delegato del Rettore dell'Università di Bologna per la Ricerca industriale, la Cooperazione territoriale e l'Innovazione.
Professore, la proposta italiana per il G20 Ambiente è molto ambiziosa. si svilupperà su tre macro aree
“biodiversità e capitale naturale”, “economia circolare, produzione e consumo sostenibile” e “finanza sostenibile”.
Tutti temi che ha approfondito anche lei nel corso delle sue attività di ricerca e del suo impegno istituzionale
anche a fianco della Regione Emilia-Romagna
Ma come sono stati affrontati questi argomenti nei gruppi di lavoro per il G20 ?
Grazie. buon pomeriggio a tutti voi.
E' stato fatto un eccellente lavoro di condivisione
non semplice perché appunto sono 20 paesi molto diversi tra loro,
con geografie e necessità molto molto diverse,
per cui c'è stata molta discussione, molte riunioni di approfondimento, molta attenzione alle specificità.
e una convergenza molto interessante sui temi che ha anticipato.
Le priorità sono ridurre la pressione sull'ambiente
ridurre la CO2 che nello stesso immettiamo
e questo facendo attenzione a un utilizzo delle materie prime
un utilizzo più attento
più efficiente ma sempre più attento alle materie prime rinnovabili.
naturalmente una maggior attenzione alla circolarità, all'economia circolare applicata nei contesti industriali
ma anche nelle città.
Maggior attenzione alla riduzione degli inquinanti chimici
ma non solo quelli tradizionali dell'industria chimica,
ma anche antibiotici come molecole chimiche impiegate in agricoltura.
Soprattutto rigenerazione della biodiversità degli ecosistemi
del patrimonio naturale.
e un utilizzo sapiente dello stesso, una valorizzazione attenta efficace
per fare cibo, per fare materiali combustibili
una grande attenzione alla rigenerazione dell'ambiente
perché questo significa anche, a detta di molti esperti, una protezione maggiore
rispetto. a fenomeni come le pandemie, come quella che abbiamo attraversato.
una grandissima attenzione alle risorse suolo, mare, acqua che sono sempre
che sono sempre più a rischio di contaminazione o degradazione.
Una grandissima attenzione al patrimonio naturale che è al centro di un Pianeta più in salute.
Queste occasioni, il G20, ma anche il T20 ai cui tavoli di lavoro lei partecipa,
che ruolo hanno e come possono aiutare i territori
a sviluppare migliori politiche per l’Ambiente ?
I T20 sono aperti a contributi che possono venire da referenti dei territori
per esempio l'Emilia-Romagna ha partecipato a diversi T20
uno dei quali è ... Forum al quale abbiamo portato i nostri bisogni sul fronte
dell'industria alimentare sostenibile post covid.
sono opportunità in cui possiamo portare le nostre specificità
e poi quello che servirebbe e trasferire sui territori quello che emerge
da questi lunghi percorsi di condivisione.
soprattutto da quelli G20 che avvengono spesso in contesti confinati.
Trasferire sui territori i messaggi che vengono messi a punto da questi attori di diversa provenienza
ministeriali di alto livello che rappresentano 20 paesi
quindi veramente mette insieme le strategie migliori
sarebbe appunto da valorizzare di più sui territori
questo potrebbe essi di grande aiuto
per essere più attenti
tenere conto delle sensibilità di tanti.
Professore la ringraziamo moltissimo, la lasciamo ai suoi tavoli
ne ha tanti da gestire,
quindi tanti contributi da dare, da offrire.
Grazie a voi, arrivederci.