Focus su "La ricarica artificiale della conoide del fiume Marecchia: un’esperienza regionale di successo nella gestione delle acque sotterranee"

Giornata mondiale dell'acqua 2022

Tra le azioni predisposte dalla Regione Emilia-Romagna per affrontare le crisi idriche che negli ultimi anni hanno interessato soprattutto la parte sudorientale del territorio, è stato realizzato un impianto di ricarica in condizioni controllate degli acquiferi della conoide alluvionale del fiume Marecchia.

Questo progetto, realizzato dopo una sperimentazione condotta tra il 2014 e il 2016, prevede di immettere in un lago di ex cava, localizzato nell’area di ricarica della conoide, un volume idrico aggiuntivo attraverso un canale consortile. L’idea progettuale si basa sul fatto che dal lago l’acqua si diffonda nel sottosuolo, aumentando la disponibilità idrica complessiva della conoide.

A supporto dell’intero progetto è stata allestita una rete di monitoraggio dei livelli di falda e della qualità delle acque. Inoltre, poiché il sito ricade nel Sito Natura 2000 Torriana, Montebello e fiume Marecchia, viene svolto anche uno specifico monitoraggio dei livelli del lago e degli ecosistemi presenti, a sostegno dei concomitanti obiettivi di tutela dell’avifauna presente nel lago in determinati periodi dell’anno.

Dal 2014 al 2019 sono stati immessi nel lago di ricarica circa 9 milioni di m3 d’acqua (media annua di circa 1,5 milioni di m3), che corrispondono a circa il 6% del prelievo annuo dalle falde del Marecchia. A seguito della ricarica è stato osservato un evidente e rilevante aumento del livello di falda, soprattutto in prossimità del lago. Inoltre, l’immissione nella conoide di acque di buona qualità provenienti dal fiume Marecchia ha portato a un miglioramento della qualità delle acque sotterranee negli areali più prossimi al lago stesso.

Vista la buona riuscita dell’intervento e il perdurare delle problematiche legate al cambiamento climatico, la ricarica in condizioni controllate della conoide alluvionale del fiume Marecchia è stata inserita come misura specifica di contrasto ai cambiamenti climatici nei Piani di Gestione dei Distretti Idrografici redatti in attuazione della Direttiva 2000/60/CE. A livello territoriale, la Regione sta valutando la possibilità di effettuare nuovi interventi di ricarica delle falde in altri contesti di interesse.

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ultima modifica 2022-03-23T16:47:11+02:00
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