Parchi, foreste e Natura 2000

IT4050014 - ZSC-ZPS - Monte Radicchio, Rupe di Calvenzano

Superficie: 1382 ettari
Province e Comuni interessati: BOLOGNA (Marzabotto, Valsamoggia, Vergato)

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4050014 (pdf169.57 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Regione Emilia-Romagna  

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (pdf94.65 KB) 

Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (pdf5.11 MB)

Piano di Gestione (pdf8.23 MB) 

Descrizione e caratteristiche

Cervo volante (Lucanus cervus). Foto Ivano Togni, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003In sinistra idrografica Reno, medio corso tra Pian di Venola e Vergato, di fronte al Monte Sole e quindi nella seconda fascia collinare bolognese a ridosso dell’orizzonte submontano (solo localmente si oltrepassano i 600 m s.l.m.), si trova un’area aspra, dirupata e boscosa, importante soprattutto per i rapaci che la frequentano e vi nidificano. Questo sito è ricoperto prevalentemente da boschi (quasi il 60%), inframmezzati da rupi arenacee, tra le quali scorre la forra del Rio Croara, e da sporadici coltivi (circa il 20%) e altrettante praterie, talora colonizzate da cespuglieti e boscaglie giovani. L'area si caratterizza per la presenza di consistenti affioramenti di arenaria, in particolare presso le Rupi di Calvenzano, che culminano sul Monte Radicchio (695 m). Il contesto roccioso collinare e l’esposizione a meridione sono favorevoli alla conservazione di ambienti xerofitici mediterranei con lembi di lecceta rupestre, contrastanti con i freschi versanti settentrionali dove allignano ostrieti e castagneti. Il sito comprende l'Oasi di protezione faunistica "Balzi di Calvenzano" di 202 ha (ATC BO4); sul lato sud, al di là dal fiume Reno, confina di fatto con il SIC IT4050003 "Monte Sole". Le barriere costituite da fiume e assi viari determinano soluzioni di continuità con quest'ultimo. Undici habitat d’interesse comunitario, dei quali sei forestali in prevalenza su tre prativi e due rupestri, complessivamente cinque prioritari, ricoprono poco meno di un terzo del territorio. E’ inoltre accertata la presenza di formazioni semirupestri arboree di forra, di interesse locale.

Vegetazione

La mosaicatura vegetazionale è piuttosto complessa, con interessanti elementi di diversità tipica dell’Appennino bolognese: i lembi di lecceta rupestre su arenaria si combinano con macchie calcifughe a Erica arborea e Acer monspessulanum dall’evidente impronta mediterranea. L’ostrieto sui freschi versanti settentrionali comprende Roverella e Acero opalo e rivela chiare attitudini acidofile in corrispondenza di frequenti aggruppamenti con Castagno, di lontana introduzione antropica e solo sporadicamente coltivato in selve da frutto ancora a regime. Anche se non sono rilevate particolari specie di interesse comunitario e non sono ancora disponibili specifiche ricerche floristiche sul sito, si può dire che il corrispondente quadrante nell’ambito del Censimento della Flora regionale protetta (1996) riporta un contingente di ben 33 specie, non molto diverso da quello attribuito al vicino (e più specificatamente studiato) Parco Regionale di Monte Sole. Sono comunque segnalate in particolare nell’area delle Rupi di Calvenzano, tra le altre, specie montane quali Lilium martagon, Paeonia officinalis, Aquilegia atrata e l’orchidea Orchis pallens insieme a specie mediterranee come le orchidee Limodorum abortivum, Serapias vomeracea, Ophrys insectifera, O. fuciflora, e la graminacea Stipa pennata.

Fauna

Gli habitat rupestri dell’area sono particolarmente adatti ad alcuni Rapaci che vi trovano rifugio e luogo adatto alla nidificazione. È il caso del Falco pellegrino (Falco peregrinus), che vi nidifica regolarmente, e del Falco Lanario (Falco biarmicus) che invece viene segnalato più saltuariamente. L’ambiente è potenzialmente adatto alla ridiffusione del Gufo reale e frequentato dall'aquila reale. Negli ambienti marginali del bosco nidifica l’Averla minore (Lanius collurio) ed è interessante la presenza di Sterpazzola, Sterpazzolina e Canapino, specie ornitiche di habitat forestali e cespuglieti xerofili. È confermata la presenza di numerosi pipistrelli forestali e non, come Hypsugo savii, Nyctalus noctula, Myotis sp,. e Rhinolophus hipposideros. Tra i Rettili, è presente il Saettone o Colubro d'Esculapio (Zamenis longissimus). C'è il gambero di fiume Austropotamobius pallipes sia pur in ambienti limitati. Tre infine sono le specie presenti di Insetti di interesse comunitario: i Coleotteri Lucanus cervus e Cerambix cerdo legati ai querceti maturi e il Lepidottero Euplagia quadripunctaria. Di grande rilievo è la presenza del Lepidottero Coenonympha dorus aquilonia.

Per saperne di più

Cartografia

Carta di dettaglio (pdf6.44 MB)

Inquadramento territoriale

Azioni sul documento

ultima modifica 2020-12-23T15:11:44+01:00
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