Report rifiuti 2019
Questi i risultati più rilevanti evidenziati nel Report 2019:
- la produzione totale di rifiuti urbani nel 2018 è stata di oltre 3 milioni e 960.000 tonnellate, corrispondente ad una produzione pro-capite di 673 Kg per abitante (3,8% in più rispetto al 2017);
- la raccolta differenziata ha riguardato il 68% della produzione dei rifiuti urbani, con un aumento del 3,7% rispetto al 2017, consolidando il trend positivo degli ultimi anni;
- 13.750.297 tonnellate è la quantità di rifiuti speciali gestiti in regione nel 2017: di questi il 72% sono sottoposti ad attività di recupero di materia.
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Raccolta differenziata
Il 68% dei rifiuti urbani è raccolto in modo differenziato. I comuni che nel 2018 hanno raggiunto e superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata sono stati 180, con una popolazione complessiva di circa 2 milioni 700 mila abitanti (circa il 61% della popolazione regionale).
I buoni risultati medi relativi alla raccolta differenziata fanno tuttavia riferimento ad un quadro disomogeneo se analizzato più nel dettaglio: si va da Comuni che hanno superato l'80% ad altri che non hanno ancora raggiunto il 50%. La “classifica” del differenziato vede in testa il ”verde” (98 Kg per abitante), seguito da carta e cartone (88 Kg/ab), umido (71 Kg/ab), vetro (9 Kg/ab), legno (39 Kg/ab) e plastica (39 Kg/ab) e infine rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (5,8 Kg/ab).
Quanto ai differenti sistemi di raccolta, quello che utilizza i contenitori stradali si conferma come il più diffuso, ma cresce il “porta a porta” e si consolida il ruolo primario dei 369 centri di raccolta presenti capillarmente sul territorio.
Il sistema impiantistico regionale
Le frazioni raccolte in maniera differenziata sono avviate agli impianti di trattamento e recupero presenti sul territorio regionale per essere sottoposte a processi preventivi di selezione/valorizzazione o per essere destinate direttamente ad operazioni di recupero.
Il tasso di riciclaggio dei rifiuti è stimato al 60%, un risultato molto positivo, già in linea con l’obiettivo fissato dall’Europa per il 2020.
Tra questi gli impianti di compostaggio ricoprono una particolare importanza strategica sia perché la frazione organica costituisce circa un terzo dei rifiuti urbani prodotti, sia per i vincoli posti dalla normativa allo smaltimento di tale frazione nelle discariche.
In Regione nel 2015 sono attivi 26 impianti di compostaggio di cui 5 a digestione anaerobica.
I rifiuti indifferenziati residui ammontano a circa 964.692 t corrispondente a 216 Kg/ab .
Il sistema impiantistico dedicato alla gestione dei rifiuti indifferenziati residui è costituito da: 4 impianti di trattamento meccanico-biologico, 1 impianto di trattamento biologico, 3 impianti di trattamento meccanico, 8 inceneritori con recupero energetico, 6 discariche per rifiuti non pericolosi, 15 piattaforme di stoccaggio/trasbordo e 1 impianto dedicato a rifiuti da spazzamento.
Nel 2018 lo smaltimento in discarica è pari al 2,8%.
I rifiuti speciali
La gestione dei rifiuti speciali è soggetta alle regole del libero mercato e la responsabilità del loro corretto recupero, trattamento e smaltimento è a carico del produttore/gestore stesso come previsto dalla normativa specifica.
I rifiuti speciali prodotti nel 2017 in Regione, compresi i rifiuti da costruzione e demolizione, ammontano a più di 13 milioni di tonnellate e per il 94% sono costituiti da rifiuti non pericolosi.
Un dato rilevante se confrontato con quello dei rifiuti urbani: i rifiuti speciali, ossia quelli che provengono dal settore produttivo, costituiscono oltre il 80% di quelli complessivamente prodotti in Emilia-Romagna, pari a oltre quattro volte la produzione dei rifiuti urbani.
Nel 2017 sono state gestite complessivamente oltre 14.463.699 tonnellate di rifiuti speciali. Il recupero risulta la modalità di gestione prevalente. Lo smaltimento in discarica è limitato al 6% del totale gestito.
Questi dati evidenziano una gestione virtuosa dei rifiuti speciali prodotti.