Immagine di una citta avvolta dalle emissioni

Le cause dell'inquinamento atmosferico sono molteplici. Fattori quali il traffico veicolare, il riscaldamento degli edifici, la produzione di energia e l'utilizzo di combustibili, le attività industriali ed agricole sono solo alcuni degli 11 macrosettori emissivi catalogati negli inventari delle emissioni. Tuttavia, anche le condizioni meteorologiche e l'orografia del territorio agiscono come fattori determinanti, limitando o favorendo un efficace ricambio d’aria. Anche i fattori naturali possono poi contribuire all'inquinamento atmosferico, quali la vegetazione, l'aerosol marino, le eruzioni vulcaniche, gli incendi spontanei, ecc.

Coerentemente con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile, e in raccordo con la normativa di settore europea e nazionale, la Regione persegue come fine principale quello di assicurare il mantenimento della qualità dell’aria e dell'ambiente naturale, il più possibile idoneo alla vita dell'uomo e all’ambiente inteso nel suo complesso.

Le principali norme nazionali di riferimento in materia di qualità dell'aria sono il Decreto legislativo 152/2006 “Norme in materia ambientale”, che nella Parte quinta si occupa di tutela dell’aria e riduzioni delle emissioni in atmosfera, ed il Decreto legislativo 155/2010 “Attuazione della Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa” che stabilisce, tra l’altro, i valori limite di riferimento per gli inquinanti, volti a mantenere la qualità dell’aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi.

La Regione, in recepimento di tali norme e per contrastare il fenomeno dell’inquinamento atmosferico, emana leggi e direttive tecniche volte alla tutela e al risanamento della qualità dell’aria e alla regolamentazione delle emissioni in atmosfera, in accordo con le normative europee e nazionali e con i sistemi informativi ambientali nazionali (SINA) e locali (inventari delle emissioni) che forniscono le informazioni relative ai monitoraggi.

In particolare, ad esempio, è stata configurata la rete di monitoraggio della qualità dell’aria, sono stati sanciti accordi con altre Regioni e con i Ministeri per il progressivo allineamento ai valori di qualità fissati dall'Unione Europea, e sono stati stabiliti criteri generali per autorizzare le emissioni di particolari tipologie di attività (ad es. allevamenti).