Affermare che una pubblica amministrazione acquista beni provenienti da “materiale riciclato” equivale a sostenere che questa ha adottato il GPP?

L’inserimento di criteri ecologici nelle forniture la pubblica amministrazione comporta una riduzione degli impatti ambientali associati al loro ciclo di vita, ovvero riduce l’uso delle risorse naturali, il consumo energetico, la produzione di rifiuti, le emissioni inquinanti, i pericoli e i rischi sanitari ed ambientali, l’uso di sostanze tossico nocive e aumenta l’uso di fonti energetiche rinnovabili.

Il GPP è un concetto ben più ampio dell’acquisto di un determinato bene che presenta una determinata quota percentuale di provenienza da materiale riciclato. Un bene con queste caratteristiche permette solo di ridurre l’uso delle risorse naturali (si evita l’uso di materie vergini) e la produzione di rifiuti (perché rafforza il circuito del riciclo). Il criterio di materiali e prodotti riciclati in particolare è richiamato in molti CAM ministeriali dalla Gestione dei rifiuti urbani; all'edilizia, alla carta, ai materiali per l'arredo urbano, ai mobili etc. Essendo un criterio molto diffuso è prevedibile che nel tempo l'applicazione diffusa del GPP possa comportare un ampliamento dei mercati di nuovi prodotti che derivano dal riciclo dei rifiuti.