Relazione Stato Ambiente
La Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Emilia-Romagna è uno strumento funzionale alla promozione dello sviluppo sostenibile del nostro territorio in quanto può consentire di evidenziare le problematiche ambientali, il loro andamento nel tempo e quindi rappresentare un punto di riferimento per condurre efficaci politiche ambientali, per orientare gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica ed i comportamenti dei soggetti sociali al fine di favorire la crescita economica nel rispetto dell'ambiente. Dal 2011 è l'Agenzia Regionale per la prevenzione, l´ambiente e l´energia (ARPAE) che si occupa di redigere annualmente il rapporto sulla qualità dell'ambiente in Emilia-Romagna.
La Relazione sullo Stato dell’Ambiente è uno strumento per permettere a tutti, cittadini, operatori sociali ed economici, amministratori e decisori politici, di rendersi conto dello stato di salute dalla regione, che ci aiuta a guardare responsabilmente il futuro. Sulla base di questa maggiore consapevolezza diviene più semplice mettere a fuoco le problematiche prioritarie e le azioni più efficaci e praticabili. E sarà possibile negli anni a venire, rendersi conto dei cambiamenti, monitorarne le tendenze e verificare effetti e efficacia delle azioni adottate.
La Relazione sullo Stato dell’Ambiente della regione è stata costituita riferendosi al modello di esperienze internazionali ormai consolidate.
La relazione sviluppa e presenta la sua analisi utilizzando i cosiddetti “indicatori ambientali”. Gli indicatori sono uno strumento per rappresentare in un modo sintetico i diversi problemi indagati, senza che vada perso nella sintesi il contenuto informativo dell’analisi. Il loro scopo è quello di rappresentare le tendenze, le relazioni cause - effetto, l’efficacia delle politiche.
Viene utilizzato il modello organizzativo delle informazioni ambientali Determinanti/Pressioni/Stato/lmpatti/Risposte (DPSIR), analogo a quello adottato da alcuni enti nazionali ed europei, come l’istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA, ex, APAT) e l’Agenzia europea per l’Ambiente (AEA):
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determinanti (o pressioni indirette): le cause generatrici primarie cd indirette degli stati ambientali, come il numero di abitanti presenti in un bacino;
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pressioni (dirette): le attività che influenzano direttamente gli stati ambientali, come il volume di reflui scaricati in un fiume;
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stato: le condizioni ambientali, soprattutto quelle influenzate dalle attività antropiche, come la concentrazione d’inquinanti nelle acque di un fiume;
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impatti: le variazioni delle condizioni di stato ambientale, soprattutto per effetto delle attività antropiche, come la variazione nella concentrazione d’inquinanti presenti in un fiume prima e dopo u.no scarico);
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risposte: le attività antropiche per la soluzione dei problemi ambientali, come le misure di depurazione attuate per ridurre l’inquinamento di un fiume.
La Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Emilia-Romagna ci consegna un quadro caratterizzato da luci ed ombre (che il lettore non faticherà a rintracciare), Ma soprattutto è un quadro che mette in evidenza, insieme alle molte cose fatte, le problematiche che necessitano di una concorde azione della società regionale per raggiungere una sempre migliore qualità dell’ambiente e la sostenibilità dello sviluppo.
Le pubblicazioni sulla qualità dell'ambiente sono consultabili al seguente indirizzo: https://www.arpae.it/it/dati-e-report/report-ambientali