Inquadramento
Progettualità, esperienze e azioni messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna a supporto dei Contratti di Fiume e del loro ruolo innovativo nella pianificazione delle risorse idriche.

Inquadramento
Il World Water Forum definisce i Contratti di fiume come forme di accordo che permettono di "adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale".
I Contratti di fiume sono riconosciuti dalla L.R. 16/2017 (art. 35) come strumenti partecipativi di programmazione negoziata e partecipata interrelati a processi di pianificazione strategica per la tutela e la gestione integrata dell’acqua e dei bacini fluviali. Tali processi sono finalizzati alla realizzazione di scenari di sviluppo durevole elaborati e condivisi in modo partecipato con il territorio e concorrono a rafforzare l’alleanza con le comunità locali e i cittadini in sinergia con altri strumenti volontari. Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 (articolo 68bis), i Contratti di fiume sono individuati quali misure specifiche dei Piani di Gestione delle Acque Distrettuali (PdG).
I Contratti di fiume tracciano il percorso per "restituire i corsi d’acqua al territorio e il territorio ai corsi d’acqua".
Nel territorio della Regione Emilia-Romagna, sono 11 le esperienze attive e 7 i processi in fase di avvio.

In tale quadro, le attività regionali che segue l’Area Tutela e Gestione Acqua ricomprendono il coordinamento a scala regionale, la promozione, gestione e monitoraggio delle esperienze dei Contratti di fiume attivi sul territorio e sono finalizzate a fornire supporto tecnico-finanziario agli Enti locali e soggetti promotori, realizzare azioni formative, nonché svolgere attività nell'ambito dell'Osservatorio nazionale, del Tavolo nazionale e della Consulta delle Istituzioni.

