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L'insieme dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici artificiali, cioè non attribuibili al naturale fondo terrestre o ad eventi naturali occasionali (es. i fulmini) genera inquinamento elettromagnetico.

Le principali fonti di tali campi sono costituite dagli impianti radio e TV, dagli impianti di telefonia mobile e dagli elettrodotti, ma un apporto non trascurabile, in ambito domestico, è costituito anche dagli elettrodomestici e da tutti gli apparecchi alimentati a corrente elettrica, cellulari compresi.

La Regione, anticipando persino l’emanazione della normativa nazionale di riferimento (legge 22 febbraio 2001, n. 36 (PDF - 48.2 KB)“ Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”) con la legge regionale n. 30/2000 "Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente dall’inquinamento elettromagnetico" e successivi altri atti tecnici, ha disciplinato la localizzazione delle emittenze radio, di quelle televisive, degli impianti per la telefonia mobile e delle linee e degli impianti elettrici, per conseguire la salvaguardia della salute dei cittadini e garantire il rispetto dei valori di cautela.

Per approfondire

Normativa