Arenaria - Roccia sedimentaria, costituita essenzialmente da granuli di quarzo, feldspato e mica, cementati da una matrice argillosa, calcarea o silicea.

Argille scagliose - Le argille scagliose rappresentano le rocce sedimentarie più antiche della collina bolognese e sono costituite da una matrice argillosa che tende a suddividersi in piccole scaglie nella quale si trovano immersi frammenti di altre rocce. In queste rocce il minerale più comune è la CALCITE (carbonato di calcio CaCO3).

Deg.o Foglia – Rapidità di degradamento delle foglie una volta cadute a terra.

Eliofila – Pianta che preferisce posizioni ben illuminate.

Fresco umido – Terreno che mantiene un buon tasso di umidità anche durante eventuali periodi di siccità in quanto caratterizzato da un’elevata capacità di ritenzione idrica, oppure dall’esposizione a nord, o, ancora, da una buona aerazione.

Igrofilo – Organismo terrestre che vive e si sviluppa normalmente solo in ambienti con suolo permanentemente ricco di acqua e atmosfera sempre satura di umidità.

Inzaffardatura - Per le piantine a radice nuda, in sostituzione dell'innaffiatura preventiva, si può utilizzare un contenitore, sufficientemente grande ad accogliere l'apparato radicale degli alberi, in cui preparare una miscela composta da 1/3 di acqua, 1/3 di terra e 1/3 di letame. Una volta pronta la miscela si può procedere con l'inzaffardatura, operazione che consiste nell'immergere le radici delle piantine nel composto acqua, terra e letame, immediatamente prima di collocarle nella buca precedentemente predisposta. In questo modo si crea una "pellicola" che riduce il rischio di disseccamento e stimola l'emissione di nuove radici.

Marnoso arenaceo - Complesso di sedimenti prevalentemente terrigeni (peliti, arenarie e, meno frequentemente, conglomerati) di età miocenica. La formazione affiora nell'Appennino centro-settentrionale, dall'Emilia all'Umbria, e si è originata dal riempimento, avvenuto in varie fasi successive, di un bacino marino prospiciente la catena appenninica (avanfossa appenninica) da parte di sedimenti originati dallo smantellamento della stessa durante l'orogenesi.

Medio impasto - Sono terreni cosiddetti franchi o di medio impasto quelli contenenti una percentuale di sabbia (dal 35 al 55%) tale da permettere una buona circolazione idrica, una sufficiente ossigenazione e una facile penetrazione delle radici; una percentuale di argilla (dal 10 al 25%) tale da mantenere un sufficiente grado di umidità nei periodi asciutti, di permettere la strutturazione e di trattenere i nutrienti; una frazione trascurabile di scheletro. Nei terreni di medio impasto il limo risulta presente in percentuali che vanno dal 25 al 45%, meno ce n'è e più il terreno risulta di qualità.

Mesofilo - L'ambiente mesofilo è quello che garantisce la sopravvivenza di organismi che hanno un fabbisogno idrico medio, che si colloca a metà strada fra l'ambiente igrofilo (adatto a organismi che necessitano di molta acqua, come ad esempio le piante che vivono in prossimità dei corsi dei fiumi) e quello xerofilo, dove invece domina la siccità. Quando riferito alla luce il termine mesofila indica l’esigenza di condizioni medie di luce da parte della pianta, quindi né troppo in ombra, né in piena luce.

Sciafila – Pianta che sopporta un certo ombreggiamento anche da adulta.

Sciolto (terreno) - Indica un terreno costituito da elementi a grana piuttosto grossolana, come un terreno sabbioso, permeabile all'aria e all'acqua.

Sortumoso (o sartumoso) - Si dice di un terreno molto compatto, eccessivamente umido per il ristagno dell'acqua, il cui smaltimento si realizza tramite fognature e drenaggi.

Substrato – Strato di roccia da cui ha avuto origine il terreno in cui verranno piantati gli alberi.

Termofilo – Organismo che predilige luoghi caldi.

Xerofilo – Organismo che riesce a sopportare periodi di siccità.