L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) è una innovativa autorizzazione prevista in attuazione della Direttiva 96/61/CE concernente la Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC), cioè Prevenzione e Riduzione Integrate dell’Inquinamento, e dalle successive Direttive 2008/1/CE e 2010/75/CE.

Le Direttive stabiliscono che scopo di un approccio integrato della riduzione dell’inquinamento è la prevenzione: 

  • delle emissioni nell’aria, 
  • delle emissioni nell'acqua;
  • delle emissioni nel terreno,
  • tenendo conto della gestione dei rifiuti,                

ed, altrimenti, la loro riduzione al minimo per raggiungere un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso.

L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) - IPPC si caratterizza per:

  • approccio integrato, cioè considerare contemporaneamente gli effetti dell’inquinamento nei diversi aspetti ambientali;
  • valutazione comparata e ponderata dei diversi fattori ambientali;
  • l’obbligo di adottare tutte le misure preventive per assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso;
  • l’obbligo di adottare tali misure preventive implica l’uso delle BAT (Best Available Techniques), cioè delle “migliori tecniche disponibili” (non solo tecnologie);
  • l’accesso alle informazioni e la partecipazione dei cittadini e dei soggetti interessati alla procedura di autorizzazione.

La procedura di IPPC presenta, dunque, rilevanti novità.

L’autorità competente dovrà decidere, in modo integrato e ponderato, come garantire la protezione ambientale, caso per caso, individuando (in un rapporto collaborativo con il gestore dell’impianto) le “migliori tecniche disponibili” da utilizzare.

La valutazione è quindi sul singolo impianto (ed include anche una considerazione del contesto ambientale in cui esso si inserisce) e può differire nell’ambito della stessa tipologia di impianto.

I principi generali degli obblighi fondamentali del gestore dell’impianto sono così definiti:

  • siano prese le opportune misure prevenzione dell’inquinamento, applicando segnatamente le migliori tecniche disponibili;
  • non si verifichino fenomeni di inquinamento significativi;
  • sia evitata la produzione di rifiuti, in caso contrario questi sono recuperati, o ove ciò sia tecnicamente ed economicamente impossibile, sono eliminati evitandone o riducendone l’impatto sull’ambiente;
  • l’energia sia utilizzata in modo efficace;
  • siano prese le misure necessarie per prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze;
  • sia evitato qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attività ed il sito sia ripristinato in modo soddisfacente.

Le “migliori tecniche disponibili” sono così definite: “la più efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l’idoneità pratica di determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione intesi ad evitare, oppure, ove ciò si rilevi impossibile, a ridurre in modo generale le emissioni e l’impatto sull’ambiente nel suo complesso” .