Introduzione
Prevenzione, vigilanza e rapidità di intervento. In vista del Ferragosto si rafforza ulteriormente la sorveglianza contro gli incendi boschivi in Emilia-Romagna.
Come ogni estate, in previsione di ondate di calore, di vegetazione più secca e di una maggiore presenza di persone nei boschi, già da giugno è attiva la fase di attenzione contro gli incendi che aumenta le attività di controllo e prevenzione da parte delle forze dell’ordine e dei volontari a loro supporto. Una misura che vede già impegnate, da Piacenza a Rimini, nove squadre di Vigili del fuoco, una per provincia, quasi 900 volontari, organizzati in 90 squadre, 18 pattuglie di Carabinieri forestali, e ancora un elicottero e il relativo equipaggio, presso il reparto volo Emilia-Romagna, che diventano due nei periodi più a rischio.
Nei prossimi giorni a queste forze già in campo si aggiungeranno l’attivazione di due ulteriori presidi di vigilanza sul litorale ravennate e ferrarese, al fine di scongiurare eventuali incendi generati dai tipici falò, e due presidi rurali dei Vigili del fuoco, nel Parco nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna e nel Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano a tutela di residenti e turisti. Inoltre, nella fascia pedecollinare bolognese, particolarmente colpita da incendi, sarà rinforzata la vigilanza itinerante dei volontari di Protezione civile.
“Con l’arrivo della stagione estiva, la Regione Emilia-Romagna rafforza in maniera significativa le misure di previsione, monitoraggio e intervento contro gli incendi boschivi- sottolinea la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini-. Il patrimonio boschivo dell’Emilia-Romagna è una ricchezza che custodisce biodiversità, regola il clima locale, previene il dissesto idrogeologico e offre spazi di vita, lavoro e svago. Difenderlo, quindi, non significa solo proteggere un bene naturale ma anche vite umane, attività economiche e infrastrutture”.
“Per farlo, la prevenzione è la principale risorsa a nostra disposizione- prosegue la sottosegretaria- la maggior parte degli incendi non è causata da fenomeni naturali, ma da comportamenti scorretti e facilmente evitabili. Per questo ognuno di noi deve dare il proprio contributo, adottando atteggiamenti responsabili e ricordando che un gesto imprudente può trasformarsi in un disastro ambientale. Ai Vigili del fuoco, ai volontari e a tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile, che con coraggio e professionalità affrontano ogni emergenza va il mio più sincero ringraziamento, la loro presenza sul territorio è una garanzia di sicurezza per tutti noi”.
Gli eventi nell’ultimo mese in Emilia-Romagna
Dall’inizio di luglio ai primi di agosto sono stati circa 210 gli eventi che hanno riguardato l’Emilia-Romagna e hanno, letteralmente, mandato in fumo 102 ettari di territorio. Sul totale degli episodi 42 sono stati incendi di interfaccia, ovvero quelli che possono interessare aree residenziali, urbanizzate, industriali o agricole, mettendo a rischio la popolazione. Secondo le indagini del dei Carabinieri forestali, la maggior parte di questi sono stati provocati da disattenzione, comportamenti rischiosi e imperizia.
Cosa fare per prevenire gli incendi
In regione è attiva da giugno la ‘fase di attenzione’ contro gli incendi in tutte le province: con questo livello di rischio, è importante gestire con la massima cautela gli abbruciamenti di residui vegetali dei lavori agricoli e forestali, che potranno essere effettuati solo in assenza di vento e unicamente in mattinata. I fuochi dovranno comunque essere spenti entro le 11 del mattino.
Per tutte le cittadine e i cittadini l’invito è quello di evitare i fuochi all’aperto (fanno eccezione i barbecue, in eventuali zone espressamente autorizzate), gettare mozziconi che sembrano spenti, l’uso di apparecchi che producono scintille, il parcheggio di veicoli, comprese le moto, con la marmitta vicino all’erba, tanto più se secca. Inoltre, la brace dei barbecue e di altri fuochi di legna va “annegata” nell’acqua dopo l’utilizzo. L’uso di lanterne cinesi, pericolosissime, è di norma vietato. Si ricorda che anche l’accensione di fuochi in spiaggia è vietata, per motivi ambientali o di tutela naturalistica. Altre informazioni sono disponibili sul portale dell’Agenzia regionale.
Chi chiamare
Per le segnalazioni di focolai, o di illeciti e comportamenti a rischio di incendio nei boschi è necessario chiamare il numero unico di emergenza 112. I cittadini sono invitati a telefonare immediatamente qualora si avvisti un incendio di vegetazione, non pensando che altri l’abbiano già fatto. È opportuno indicare con precisione la località, specificando il Comune dell’area colpita dall’incendio e ogni dettaglio utile per la localizzazione. È inoltre possibile utilizzare l’app "Where are U" (disponibile per smartphone iOS, Android e Windows Phone), in grado di inviare una richiesta di soccorso e di rilevare autonomamente la posizione di chi chiama.
Al fine di coordinare le attività a livello regionale è inoltre operativa tutti i giorni nella sede dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile di Bologna, la Sala operativa unificata permanente a presidio della situazione del territorio. Nelle ore notturne l’operatività è garantita dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Le forze in campo
Ad oggi sono salite a nove, una per provincia, le squadre dei Vigili del fuoco dedicate agli incendi di bosco, a cui si affiancano nove squadre di volontari “avvistatori AIB” di protezione civile attivati durante i fine settimana e i giorni festivi, sia da postazioni fisse che in pattugliamenti mobili. In caso di incendio ne vengono attivate altre a supporto dei Vigili del fuoco: complessivamente quest’anno si conta su un contingente di quasi 900 volontari disponibili, appositamente formati, adeguatamente equipaggiati e organizzati in circa 90 squadre. I volontari operano con moduli antincendio ed altre attrezzature come autocisterne 4x4, mezzi di trasporto persone, motoseghe, motosoffiatori e pompe di rilancio. Altri due volontari si alternano ogni giorno a presidio della Soup.
Infine è attivo un elicottero con relativo equipaggio (due nei periodi più a rischio) presso il Reparto volo Emilia-Romagna. Per interventi più gravosi è comunque a disposizione la flotta aerea nazionale coordinata dal Centro operativo aereo unificato del Dipartimento della Protezione Civile. Alle azioni di prevenzione e di indagine sono dedicate le 18 pattuglie di Carabinieri forestali operative ogni giorno in Emilia-Romagna, che svolgono attività di controllo dei fuochi e repressione di tutti i comportamenti illeciti.
Ultimo aggiornamento: 18-08-2025, 08:24