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Introduzione

Anche le gare e gli appalti degli enti locali dovranno seguire criteri ambientali e sociali. Il Forum “Acquisti verdi e consumi responsabili” di Agenda 21 locale della Provincia di Bologna, il piano d’azione promosso dall’Onu a Rio de Janeiro nel 1992 a conclusione del summit per uno sviluppo sostenibile, ha intrapreso una nuova “sfida”: quella di promuovere l’etica negli approvvigionamenti degli enti locali e di sviluppare un senso critico negli acquisti delle associazioni, dei cittadini e delle imprese, nel doppio ruolo di produttori e consumatori.

Tra i diversi progetti nati dalla spinta del Forum sta prendendo il via un nuovo percorso volto a promuovere un ciclo di lavori sul tema degli “Acquisti verdi” (Gpp – Green public procurement ovvero l’introduzione di criteri ambientali nelle politiche di approvvigionamento di beni e servizi al fine di ridurre, a monte, gli impatti ambientali e sociali degli acquisti degli enti pubblici o delle imprese stimolando, a valle, l’introduzione di processi e prodotti più puliti rispetto alla gestione del ciclo dei rifiuti) e “consumi responsabili” (ossia scelte di acquisto orientate al rispetto di criteri di responsabilità sociale).

Il Forum, iniziato a luglio ma con un terzo incontro che si terrà oggi pomeriggio in Provincia a cui seguirà l’ultimo appuntamento giovedì 22 gennaio, è suddiviso in tre gruppi tematici rivolti ai rappresentanti della pubblica amministrazione, alle imprese e alle associazioni (no profit, ambientaliste, di consumatori, di categoria) del territorio bolognese.


Tra gli obiettivi del Forum si prevedono: “politiche verdi” negli enti pubblici a livello provinciale, mirate a introdurre criteri ambientali e sociali nelle gare di appalto e di acquisto di prodotti e servizi da parte dei vari Comuni coinvolgendo i fornitori in un percorso di riduzione degli impatti ambientali e di stimolo all'innovazione; “politiche sostenibili” di acquisto nelle imprese, al fine di promuovere le politiche integrate di prodotto (Ipp), rafforzare le certificazioni ambientali Emas/Iso14001 e sociali Sa8000, stimolare l'eco-design; “consumi responsabili” mirati a promuovere tra i cittadini prodotti con marchi di qualità ambientale e sociale (ad esempio Ecolabel e TransFair), rafforzare il consumo e gli acquisti sostenibili come il commercio equo solidale, i bilanci di giustizia e finanza etica.

Fonte: Redattore sociale

Ultimo aggiornamento: 14-01-2025, 15:21