Come fare?

Le imprese possono offrire un contributo decisivo a "mettere radici per il futuro" dell’Emilia Romagna attraverso la definizione un accordo con un Comune o un ente territoriale (Unioni di Comuni, etc.) territorialmente competente, ovvero con il Comune in cui è ubicata l’area nella quale si ha intenzione di mettere a dimora le piante o, in alternativa, con la Provincia o l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità.

Prima della firma, l’ente pubblico dovrà adottare lo schema di accordo con un opportuno provvedimento amministrativo. L’accordo, approvato e sottoscritto dai rappresentanti dell’ente pubblico e dell’Impresa, assume valore di impegno per il rispetto di quanto stabilito dagli atti di attuazione del progetto regionale e di condivisione delle relative finalità e obiettivi.

Infine, l’Ente dovrà trasmettere, per conoscenza, l’Accordo firmato al servizio regionale "Settore Tutela dell’ambiente ed economia circolare"(servrifiuti@postacert.regione.emilia-romagna.it ),con e-mail certificata.

Sarà poi l’Ente a occuparsi di ritirare gratuitamente le piantine dai vivai e di consegnarle all’impresa, che realizzerà con propri mezzi la piantagione e se ne prenderà cura.

Quali specie si possono mettere a dimora?

Per gli Enti e le imprese: le piante previste dai bandi di forestazione urbana rivolti ai Comuni e alle imprese non coincidono con tutte quelle inserite nell’Abaco. Si consiglia, in merito alle piante che si possono mettere a dimora, di porre attenzione a quanto previsto nei singoli bandi.

Grafica di spiegazione del progetto: l'impresa deve definire un accordo con un comune della Regione; il Comune si occupa di ritirare le piante presso i vivai e consegna all'impresa il numero di alberi concordato