Mettiamo radici per il futuro

Più di 1.300 alberi in quattro nodi idraulici del territorio bolognese per tutelare e arricchire la biodiversità negli ambienti d’acqua dolce.

Gruppo Hera e Consorzio della Bonifica renana stringono un patto per la messa a dimora di specie vegetali autoctone della pianura bolognese entro il 2023.

Sono 1.354 totali, fornite dalla Regione nell’ambito del progetto “Mettiamo radici per il futuro” che prevede la piantumazione di quattro milioni e mezzo di alberi entro il 2024, uno per ogni abitante dell’Emilia-Romagna. 

La messa a dimora e le cure fino all’attecchimento delle giovani piante sono oggetto dell’accordo tecnico operativo tra Gruppo Hera e Consorzio della Bonifica renana: il Consorzio sta realizzando l’impianto degli alberi e segue le fasi di piantumazione, irrigazione e cura dei piccoli alberi, mentre Hera sosterrà le spese connesse per l’attecchimento dei giovani esemplari, nel primo triennio di vita. Obiettivo dell’iniziativa, rinaturalizzare quattro aree del Bolognese grazie all’impianto di specie vegetali autoctone.

Grazie a questa collaborazione nasceranno ex novo veri e propri boschetti di pianura a corredo dell’impianto idrovoro del Conte a Sala Bolognese (144 alberi), del nuovo invaso Laghetto a Castel San Pietro Terme (331 alberi), del tratto periurbano dello storico Canale Riolo a Malalbergo (340 alberi). Inoltre, verrà realizzata la piantumazione di 539 alberi negli otto siti del progetto Life Green4blue di cui la Renana è progettista e capofila, progetto mirato proprio alla riqualificazione ambientale del reticolo idraulico consortile e all’aumento della biodiversità. I nuovi alberi, una volta adulti, saranno in grado di “mangiare” dall’atmosfera fino a 135 tonnellate di C02 l’anno, “e quindi collaborano anche loro a raffrescare i nostri canali e creare ombreggiamento.

“Anche così possiamo contrastare il cambiamento climatico”, sottolinea Valentina Borghi, presidente del Consorzio della Bonifica renana. Inoltre, la riqualificazione ambientale ha anche un “grandissimo valore per le comunità“, perché con la nascita effettiva di nuovi spazi verdi “è bello che anche la cittadinanza abbia uno spazio di cui può fruire”. Infatti, come consorzio “nasciamo per l’irrigazione agricola ma ormai è limitativo parlare di questo. Dove c’è acqua, c’è vita e gli ambienti in cui viviamo, ormai tutti antropizzati, in cui l’acqua è fondamentale ed è ciò che ci permette di mangiare e di vivere”.

Ma l’auspicio è anche che il progetto vada “ad amplificare i comportamenti virtuosi dei clienti che scelgono di ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica, creando un effetto traino”, spiega Cristian Fabbri, amministratore delegato di Hera comm, nell’ottica di una sensibilizzazione che vada a ridurre gli sprechi e incentivare l’economia circolare. In questo senso si spiega anche l’utilizzo del compost, terriccio fertilizzato, che verrà fornito dalla multiutility.

“Un altro elemento di circolarità– prosegue Fabbri- questo elemento viene prodotto attraverso i rifiuti organici raccolti sul territorio dalla raccolta differenziata dei cittadini e vengono trattati in un impianto in provincia di Bologna, che porta alla produzione di 8 milioni di metri cubi di biogas”. Questa fonte rinnovabile, che da una parte viene utilizzata per il trasporto a metano sia pubblico che privato, dall’altra viene utilizzato proprio come terriccio. Un altro progetto importante di circolarità che riguarda i rifiuti che si interseca con questo che riguarda la riduzione delle emissioni di anidride carbonica sul territorio e la riqualificazione ambientale del territorio”, conclude l’ad di Hera comm.

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ultima modifica 2022-03-30T17:06:04+02:00
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