Cosa fa la Regione

Il D.Lgs. 152/06 definisce "acque a specifica destinazione" quei corpi idrici o tratti di essi "idoneo a una particolare utilizzazione da parte dell'uomo, alla vita dei pesci e dei molluschi".

Laghetto con trote

In particolare sono acque a specifica destinazione:

  • le acque dolci superficiali destinata alla produzione di acqua potabile;
  • le acque destinate alla balneazione;
  • le acque dolci che richiedono protezione e miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci;
  • le acque destinate alla vita dei molluschi.

Per tutelare queste acque, in collaborazione con le Province, la Regione Emilia-Romagna elabora e predispone gli indirizzi e le linee per lo sviluppo delle reti di monitoraggio quali-quantitative, la diffusione dei risultati rilevati.

Più in specifico, le principali attività previste riguardano l’individuazione delle reti di monitoraggio, l'elaborazione dei dati, la diffusione delle informazioni e i rapporti con le istituzioni nazionali ed internazionali. Inoltre, in coerenza con quanto definito dal Piano di Tutela delle Acque e dai Piani di Gestione dei Distretti Idrografici, viene aggiornato il quadro conoscitivo nel territorio regionale attraverso l'individuazione e la classificazione qualitativa di queste acque. Nel caso di non conformità, si definiscono e attuano i programmi per ridurre l'inquinamento.

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