Acque marine
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Cosa fa la Regione
La Direttiva 2008/56/CE sulla strategia per l’ambiente marino, recepita con il D.Lgs. 190/2010, stabilisce il quadro normativo e gli obiettivi comuni per la protezione e la conservazione dell’ambiente marino promuovendo l’integrazione delle esigenze ambientali in tutti gli ambiti politici pertinenti.
Obiettivo generale della Strategia Marina è quello di preservare gli ecosistemi attraverso un approccio eco-sistemico che riguarda tutte le attività umane che hanno un impatto sull’ambiente marino ovvero ogni stato membro è chiamato ad adottare le misure necessarie a conseguire e a mantenere un buono stato dell’ambiente marino entro il 2020.
L’approccio territoriale ha visto la delimitazione di 3 sottoregioni marittime: Mar Mediterraneo occidentale, Mare Adriatico e Mar Ionio, Mar Mediterraneo centrale.
Il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è l’autorità competente alla definizione degli atti inerenti la strategia dell'ambiente marino. Valutate le lacune informative emerse nella redazione della Valutazione iniziale, il Ministero ha stipulato con le Regioni appartenenti alle tre sottoregioni sopracitate Protocolli di Intesa finalizzati a colmare i gaps informativi in merito a rifiuti spiaggiati, microplastiche, distribuzione ed estensione degli habitat bentonici e pelagici ed aspetti socio economici dell’utilizzo dell’ambiente marino e dei costi del suo degrado al fine di condurre in maniera efficace le attività di monitoraggio a regime.
La Regione Emilia-Romagna, capofila per la sottoregione Mare Adriatico ha svolto l’attività di coordinamento per l’attuazione del Protocollo sopracitato ed è attualmente impegnata nella predisposizione degli accordi tra Ministero dell’Ambiente e Regioni per l’attuazione del monitoraggio a regime.