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Descrizione

Il Bando è rivolto agli esercizi commerciali, di cui all’art. 4, comma 1, lettere d), e) ed f) del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114 [Faq] cioè:

  • esercizi di vicinato
  • medie strutture di vendita al dettaglio
  • grande struttura di vendita al dettaglio

che abbiano realizzato spazi di vendita dedicati (“green corner”) all’interno di quelli già esistenti o che abbiano provveduto all’apertura di nuovi negozi dedicati esclusivamente alla vendita di prodotti sfusi o alla spina in particolare di prodotti agricoli alimentari a chilometro zero e da filiera corta.

I green corner allestiti all’interno degli esercizi commerciali devono presentare le seguenti caratteristiche:

  • per gli esercizi di vicinato, una superficie pari o superiore al 15% della superficie di vendita;
  • per gli esercizi di media struttura di vendita al dettaglio, una superficie pari o superiore al 20% della superficie di vendita;
  • per gli esercizi di grande struttura di vendita al dettaglio, una superficie pari o superiore al 30% della superficie commerciale di vendita.

Ogni soggetto giuridico [Faq], persona fisica o giuridica, ivi comprese le imprese cooperative, titolare di più esercizi commerciali, può presentare domanda di contributo per un massimo di due punti vendita ubicati nel territorio della Regione Emilia-Romagna, presentando una domanda per ogni singolo punto vendita (o esercizio commerciale). Eventuali domande eccedenza, anche se presentate in forma distinta, non saranno ammesse al finanziamento.

Spese ammisibili a contributo

Sono ammissibili a contributo le spese sostenute per l’allestimento del green corner in negozi già esistenti o del nuovo negozio destinato esclusivamente alla vendita di prodotti sfusi o alla spina. Nel dettaglio sono considerate ammissibili:

  • le spese per lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, ampliamento e adeguamento dei locali o di parti di essi;
  • le spese di arredamento o di allestimento;
  • le spese relative all’acquisto attrezzature, fisse e mobili, funzionali alla vendita di prodotti sfusi o alla spina comprese quelle funzionali all’igienizzazione/sanificazione dei contenitori;
  • le spese di progettazione, direzione lavori e consulenza entro il limite massimo del 10% del totale del costo dei lavori e delle forniture;
  • le spese per iniziative informazione, comunicazione e pubblicizzazione dell’intervento entro il limite massimo del 5% dell’importo totale del costo dei lavori e delle forniture.

Non sono ammissibili a contributo le spese sostenute per lavori in economia.

Periodo di validità delle spese ammissibili

Ai fini del presente bando l’esigibilità della spesa si intende riferita all’anno in cui il contributo può essere effettivamente pagato a seguito della presentazione della documentazione di spesa da parte del beneficiario e della verifica da parte dell’amministrazione regionale.
Sono valide ai fini della rendicontazione economico-finanziaria le spese ammissibili con esigibilità successiva al 15/07/2025, data di approvazione del presente bando. Le fatture relative alle spese ammissibili dovranno essere emesse nel periodo compreso tra il15/07/2025 ed il 31 dicembre 2026, data di chiusura del bando.

Risorse disponibili e contributi concedibili

Le risorse complessivamente disponibili sono pari ad € 100.000,00, di cui € 50.000,00 nell’anno 2025 e di € 50.000,00 nell’anno 2026.
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo regionale nella misura del 40% del costo dell’intervento considerato ammissibile, fino ad un massimo di € 5.000,00 per ciascun esercente.
Il contributo sarà concesso secondo il regime di aiuto “de minimis” [Faq], così come disciplinato dal Regolamento (UE) n. 2831/2023  il quale prevede che l’importo complessivo degli aiuti concessi a un’impresa unica non possa superare i 300.000,00 € nel triennio antecedente la data di concessione del contributo (art. 3 Reg. (UE) n. 2023/2831).

Modalità e termini per la presentazione della domanda

Le candidature potranno essere presentate dalle ore 14:00 del giorno 15 settembre 2025 fino alle ore 14.00 del giorno 31 dicembre 2026.

L’azienda che intende candidarsi dovrà presentare la domanda di contributo esclusivamente attraverso la piattaforma predisposta dalla Regione Emilia-Romagna. L'applicativo informatico è l'unica modalità ammessa per la presentazione della domanda. Pertanto, non saranno accettate domande inviate attraverso altri mezzi di trasmissione quali, a solo titolo di esempio, lettere, raccomandate, e-mail (anche se tramite posta certificata), fax ecc.
Per accedere all’applicativo occorre essere in possesso di credenziali di identità digitali SPID, Carta Identità Elettronica (CIE) oppure Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

La presentazione della domanda è subordinata all’assolvimento dell’imposta di bollo di € 16[Faq].

La domanda può essere presentata da un soggetto diverso dal titolare o legale rappresentante o amministratore unico dell’impresa al quale sia conferito, con procura speciale, un mandato con rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione e la presentazione della domanda, nonché per tutti gli atti e le comunicazioni conseguenti inerenti all’inoltro della stessa. La procura speciale, (il cui modello (Word - 42,3 KB)è scaricabile in questa pagina) dovrà essere sottoscritta digitalmente dal titolare o legale rappresentante o amministratore unico dell’azienda che richiede il contributo e dovrà essere accompagnata da una dichiarazione del procuratore delegato, contenuta nel medesimo allegato, anche questa sottoscritta digitalmente.

Al termine della compilazione a ciascun richiedente verrà inviato, all’indirizzo mail indicato in sede di presentazione della domanda, la comunicazione di avvenuto ricevimento della domanda, contenente il numero identificativo della richiesta, la data e l’ora di ricezione, il numero di protocollo.

presentazione della domanda

Documentazione richiesta

Alla domanda è necessario allegare la seguente documentazione:

  • procura speciale sottoscritta digitalmente, nel caso in cui la domanda venga presentata da soggetti diversi dal titolare o legale rappresentante o amministratore unico dell’impresa richiedente il contributo;
  • copie delle fatture relative ai lavori eseguiti e/o degli acquisiti effettuati e/o dei servizi acquistati, debitamente quietanzate. I documenti di spesa (fatture e quietanze di pagamento) dovranno riportare da dicitura “Bando della Regione Emilia Romagna contributo per la vendita di prodotti sfusi e alla spina”
  • copia delle quietanze di pagamento delle fatture di cui al recedente punto;
  • copia dell’autorizzazione amministrativa (licenza) o segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presentata al Comune di apertura del punto vendita.

Per ciascuna voce di spesa indicata nella domanda, sulla piattaforma regionale dovrà essere caricato un singolo file in formato PDF che contenga in modo congiunto:

  • a fattura intestata al beneficiario, regolarmente emessa e numerata;
  • la relativa quietanza di pagamento [Faq], ossia copia del bonifico, assegno circolare/bancario, carta di credito e ricevuta bancaria e relativo estratto conto.

Istruttoria e concessione del contributo

L’istruttoria delle richieste ricevute e la concessione del contributo avverrà seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

L’attività istruttoria è finalizzata alla verifica di ammissibilità della richiesta di contributo, al controllo della completezza e della validità della documentazione allegata.
Nel caso in cui emerga l’esigenza di integrare o chiarire le dichiarazioni rese o la documentazione presentata, le stesse verranno richieste mediante comunicazioni inviate dal Responsabile del procedimento attraverso l’indirizzo PEC servrifiuti@postacert.regione.emilia-romagna.it.
In tali comunicazioni saranno indicate le motivazioni della non ammissibilità o dell’incompletezza della domanda indicando, ai sensi dell’art. 10 bis della Legge n. 241/1990, il termine entro il quale dovranno essere presentati i chiarimenti o le integrazioni richiesti.

In caso di mancata presentazione delle integrazioni richieste, l’istruttoria è effettuata sulla base degli elementi e della documentazione disponibile presentata.

Al termine dell’attività istruttoria con atti della Struttura regionale competente si procederà all’ammissione a contributo e all’assunzione dell’impegno di spesa a favore dei soggetti beneficiari le cui istanze sono risultate ammissibili e alla liquidazione del contributo concesso mediante l’accredito sul conto corrente indicato nella domanda.
La notifica dell’ammissione al contributo e della sua liquidazione avverrà via PEC all’indirizzo indicato nell’istanza.

Causa di irricevibilità della domanda di contributo

Le domande di contributo saranno irricevibili nei seguenti casi:

  • se inserite sulla piattaforma informatica regionale, ma non inviate [Faq];
  • se presentate fuori dai termini prescritti o con modalità difformi da quella prevista;
  • se presentata da un soggetto diversi dal titolare o legale rappresentante o amministratore unico o da altri soggetti al quale è stato conferito, con procura speciale (Word - 42,3 KB), un mandato con rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione e la presentazione della domanda, nonché per tutti gli atti e le comunicazioni conseguenti inerenti all’inoltro della stessa;
  • per mancata, erronea o parziale compilazione di uno dei dati richiesti nella domanda, salvo che lo stesso non sia comunque desumibile dal contesto di quanto dichiarato nella domanda stessa;
  • per mancata trasmissione della documentazione richiesta dal bando;

Le domande ritenute irricevibili saranno escluse dalla fase istruttoria diretta a valutare la loro ammissibilità a contributo. L’esclusione verrà formalizzata con atto del Responsabile del procedimento con proprio atto e notificata ai soggetti interessati.

Obblighi per gli esercizi ammessi al contributo

I negozi o i punti vendita ammessi a contributo dovranno garantire una adeguata informazione su origine e specificità dei prodotti venduti, in particolare per le produzioni di qualità biologiche, naturali, a chilometro zero e da filiera corta, nonché sulla trasparenza dei prezzi.

I negozi o i punti vendita ammessi a contributo dovranno esercitare l’attività di vendita per un periodo minimo di tre anni dalla data di concessione del contributo, pena la decadenza del medesimo e la restituzione di quanto percepito. In questo periodo il beneficiario del contributo o il soggetto ad esso subentrante:

  • non deve cessare l’attività oggetto dell’intervento [Faq];
  • non deve trasferire l’attività economica al di fuori della Regione Emilia-Romagna;
  • non deve cedere o alienare a terzi i beni finanziati con il presente bando, sia a titolo di proprietà che a qualsiasi altro titolo;
  • non deve apportare delle modifiche sostanziali al progetto che ne alterino la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione con il risultato di comprometterne gli obiettivi originari.

Nel periodo successivo alla liquidazione del contributo i beneficiari sono obbligati a presentare una richiesta di autorizzazione alla variazione del progetto realizzato in caso di:

  • modifica della sede, qualora l’attività venga trasferita in un immobile diverso da quello indicato nella domanda e dove è stato svolto l’intervento agevolato;
  • modifica del titolare dell’attività: qualora si verifichi una variazione del soggetto che svolge l’attività agevolata per effetto di una operazione straordinaria d’impresa (a solo titolo di esempio, cessione o affitto dell’azienda da parte del beneficiario ad un’altra impresa)

Tali richieste - adeguatamente motivate e argomentate -dovranno essere inoltrate alla Regione Emilia-Romagna, all’indirizzo di posta elettronica certificata servrifiuti@postacert.regione.emilia-romagna.it, nel periodo di 3 anni dalla data di adozione del provvedimento di concessione del contributo. e saranno valutate entro 30 giorni dal loro ricevimento. Se entro tale termine la Regione non avrà comunicato un diniego o una richiesta di chiarimento, le richieste di variazione si intenderanno approvate.

Nel caso in cui, nonostante l’eventuale rigetto, il beneficiario dovesse realizzare il progetto secondo le modalità non autorizzate, la Regione procederà alla revoca del contributo concesso e al recupero delle somme erogate.

Monitoraggio dell'intervento

Ai fini del mantenimento del contributo, i beneficiari presentano entro il 31 gennaio di ogni anno e per i successivi tre anni dalla data di concessione del contributo, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 [Faq]. La dichiarazione dovrà contenere informazioni in merito a:

  • quantitativi (chilogrammi, litri) e tipologia dei prodotti venduti;
  • quantitativi dei contenitori riutilizzabili forniti al consumatore;
  • stima di riduzione degli imballaggi, di cui all’art. 3, paragrafo 1, lettere a) e b) della Direttiva 94/62/CE . I criteri per la stima di riduzione degli imballaggi verranno specificati con successive disposizioni adottate con determinazione del Dirigente competente in materia.

Controlli

La Regione Emilia- Romagna si riserva di controllare l’effettiva realizzazione del progetto e la regolarità della documentazione presentata. Il Settore regionale competente potrà:

  • effettuare controlli e sopralluoghi presso i punti vendita che hanno aderito all’iniziativa per verificare il rispetto delle condizioni previste dal presente bando;
  • verificare la congruenza dei dati riportati nelle domande di contributo con i dati disponibili nelle banche dati regionali a disposizione della Regione Emilia-Romagna.

Le dichiarazioni rese non verificabili anche attraverso l'utilizzo di Enti terzi saranno oggetto di controlli a campione da parte dell’Amministrazione nell’ordine del 5% [Faq]. È fatta salva la facoltà dell’Amministrazione di procedere con ulteriori accertamenti qualora lo ritenesse necessario.
Il controllo riguarderà le dichiarazioni rese contenenti asserzioni che l'Amministrazione ha positivamente valutato per l'attribuzione del beneficio. I beneficiari sorteggiati in maniera casuale potranno ricevere richieste di documentazione integrativa da parte della struttura regionale competente qualora la stessa lo ritenga opportuno.

Qualora in esito alle verifiche effettuate emergano gravi irregolarità nelle dichiarazioni sostitutive rese o nei documenti presentati, l’Amministrazione provvederà a disporre la revoca del contributo e il recupero delle somme eventualmente già versate maggiorate degli interessi legali, fatte salve le ulteriori conseguenze penali.

Revoca del contributo

La revoca del contributo avverrà:

  • in caso di mancato rispetto da parte del beneficiario degli obblighi previsti nel bando e in tutti gli altri casi previsti dalla normativa vigente. Nello specifico:
    • qualora si accerti la non veridicità di quanto dichiarato in domanda;
    • se il medesimo intervento abbia ricevuto altre agevolazioni pubbliche di qualsiasi natura previste da norme comunitarie, statali o regionali;
    • qualora si accerti che l’impresa non svolga l’attività per un periodo di almeno 3 anni a decorrere dalla data di concessione del contributo;
    • se nei 3 anni successivi alla data di concessione del contributo i singoli beni del contributo risultino essere ceduti, o alienati, o distratti o ne sia mutata la destinazione d’uso;
    • qualora il soggetto beneficiario presenti una dichiarazione di rinuncia al contributo;
    • qualora il soggetto beneficiario risulti assegnatario di contributi concessi che eccedano la soglia prevista sulla base della regola “de minimis” [Faq]
  • se in esito ai controlli successivi alla concessione del contributo emergano gravi irregolarità nelle dichiarazioni sostitutive rese o nei documenti presentati. In tali circostanze, salva la denuncia in sede penale, la Regione provvederà a disporre la revoca del contributo e il recupero delle somme eventualmente erogate. In questo ultimo caso, il contributo erogato ma non dovuto dovrà essere restituito dal soggetto beneficiario alla Regione maggiorato degli interessi legali maturati nel periodo intercorrente tra la data di ricevimento del contributo medesimo e quella di restituzione dello stesso. Gli interessi legali sono calcolati al tasso previsto dall’art. 1284 del Codice civile, vigente alla data di esecutività dell’atto di revoca del contributo. Alle operazioni di recupero provvede, con propri atti, la Regione Emilia-Romagna.

Le informazioni complete per la presentazione delle domande e la gestione degli interventi sono contenute nelle linee guida (PDF - 473,5 KB) allegate alla delibera della Giunta regionale n. 1173 del 14 luglio 2025.

Tipologia del bando

Agevolazioni, finanziamenti, contributi

Ente erogatore

Regione Emilia-Romagna

Chi può fare domanda

  • Grandi imprese
  • Cooperative
  • Micro imprese

Tempi e scadenze

Data di pubblicazione

14:00 - Apertura del bando

14:00 - Scadenza dei termini per partecipare al bando

Chiusura del procedimento

Allegati

Approfondimenti

Lenee guida per la presentazione e la gestione degli interventi

Documenti

Procura speciale da allegare alla domanda di contributo nel caso in cui venga presentata da un soggetto diverso dal titolare o legale rappresentante o amministratore unico dell’impresa

Riferimenti

Struttura di riferimento: Settore Tutela dell’Ambiente ed economia circolare

Responsabile del procedimento: Avv. Cristina Govoni

Materie

Imprese e commercio, Ambiente

Ulteriori informazioni

Per ulteriori informazioni e chiarimenti è attiva la casella di posta elettronica Bandosfusi@regione.emilia-romagna.it. oppure è possibile telefonare alla Struttura regionale competente, tel. 051/5276003 – 5276078 - 051/5276061, solo ed esclusivamente nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 12:00 alle 13:00.

Ultimo aggiornamento: 08-08-2025, 17:51