Rifiuti, siti contaminati e servizi pubblici ambientali

Piani rifiuti portuali

Le navi presenti nei nostri mari producono sia rifiuti urbani, generalmente prodotti dai passeggeri e dagli equipaggi, che rifiuti speciali come le acque di sentina, gli oli esausti e le batterie. Sono inoltre considerati rifiuti urbani i rifiuti accidentalmente pescati dalle imbarcazioni da pesca e i rifiuti volontariamente raccolti durante specifiche campagne di raccolta. Per poter gestire questi rifiuti, i porti devono essere dotati di adeguati impianti e servizi di raccolta.

Sulla base del Decreto legislativo 197/2021, la Regione Emilia-Romagna valuta la coerenza al PRRB 2022-2027 o esprime l’intesa sui “Piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico” realizzati dall’Autorità di Sistema Portuale e dalle Autorità Marittime per i porti presenti nel territorio regionale.

Gli obiettivi dei Piani

Le disposizioni contenute nei Piani hanno l’obiettivo principale di proteggere l'ambiente marino dagli effetti negativi degli scarichi dei rifiuti delle navi che approdano nei porti nazionali, migliorando l’utilizzo ed il conferimento dei rifiuti negli impianti portuali di raccolta dei rifiuti.

Nei Piani vengono definiti:

  • adempimenti e modalità operative per l'utilizzo degli impianti portuali di raccolta;
  • criteri per la determinazione delle tariffe per il conferimento dei rifiuti;
  • meccanismi di indennizzo nel caso di ritardi ingiustificati nel conferimento o nella raccolta dei rifiuti;
  • metodi per le segnalazioni di disservizio o inadeguatezza degli impianti portuali di raccolta.

I piani devono essere predisposti nel rispetto delle disposizioni dell’Allegato 1 del D.Lgs. 197/21.

Piani approvati in Regione

La Regione Emilia-Romagna ha valutato la coerenza al PRRB 2022-2027 del:

La Regione ha espresso l’intesa per: 

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ultima modifica 2024-05-21T14:36:02+02:00
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