Transizione ecologica e cambiamenti climatici

Anomalie climatiche

ll 2020 è stato un altro anno da record

Lo confermano sia la NASA, che la NOAA, che il programma europeo Copernicus. Il 2020 è stato uno degli anni più caldi mai registrati; un primato condiviso con il 2016, che però era stato influenzato dal fenomeno di El Niño, reo di rallentare il rimescolamento delle acque del Pacifico, fatto che favorisce anomalie termiche positive.

Le analisi effettuate da NOAA e NASA differiscono lievemente nel definire il valore dell’anomalia rispetto al periodo pre-industriale (cioè il trentennio 1881-1910), ma entrambe registrano valori positivi di oltre 1 °C. Per quanto riguarda la sola Europa, Copernicus ha registrato un’anomalia di +1,25 °C, un valore pericolosamente vicino alle soglie obiettivo sancite con l’Acordo di Parigi.

Record a cui hanno contribuito anche le masse oceaniche, che – riporta il The Guardian – avrebbero accumulato una quantità di calore maggiore rispetto al 2019, quantificabile come il calore prodotto da 80 asciugacapelli lasciati accesi tutto il giorno da ciascuna persona al mondo, per tutti i giorni.

Ciò che maggiormente preoccupa gli scienziati, comunque, è il trend sul lungo periodo, che ha visto gli ultimi sette anni essere i più caldi mai registrati.

Ulteriori informazioni

Si consiglia la lettura di questo articolo relativo all’anomalia termica del 2020, : https://www.climalteranti.it/2021/01/04/e-anche-il-2020-risulta-tra-gli-anni-piu-caldi/ 

 

 

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