Tariffa puntuale
La tariffazione puntuale è un sistema per la gestione dei rifiuti che consente di introdurre una tariffa calcolata in parte in base alla reale produzione di rifiuto conferito dall’utente. E' una misura, quindi, orientata a una maggiore equità, che responsabilizza i cittadini e permette di raggiungere risultati ambientali importanti in termini di raccolta differenziata e di riduzione dei rifiuti.
La tariffa puntuale è individuata quale strumento cardine per l’attuazione dei obiettivi definiti dalla L.R. 16/2015 anche sulla base delle previsioni del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) che attribuisce a tale strumento un contributo all’obiettivo di riduzione per un valore compreso tra il 67% e il 75%. Si prevede un forte impatto di questa misura anche rispetto agli obiettivi di raccolta differenziata stante i valori di letteratura che indicano, nelle realtà in cui è implementata, il raggiungimento di valori superiori al 75% di RD.
La L.R. 16/2015 prevede pertanto che i sistemi di tariffazione puntuali siano avviati in tutti i comuni emiliano-romagnoli entro e non oltre il 31 dicembre 2020.
La tariffa puntuale è considerata la chiave di volta per una gestione dei rifiuti urbani moderna, in linea con le attuali normative e con la pianificazione regionale, finalizzata a una prevenzione dei rifiuti sempre maggiore, oltre che a una migliore quantità e qualità delle raccolte differenziate.
Come funziona la tariffazione puntale:
In pratica il sistema prevede di associare la singola utenza al rifiuto indifferenziato che produce e di misurarlo puntualmente. Esistono diversi sistemi per la “contabilizzazione del rifiuto”, ovvero per conteggiare quanti rifiuti si producono (in particolare, quanti rifiuti indifferenziati) e quindi determinare l’ammontare della bolletta. Il primo sistema, praticato nei Comuni in cui si effettua la normale raccolta stradale, è quello dei cassonetti con riconoscimento dell’utenza con chiave elettronica (“ecochiave”) o tessera associata alla calotta. Il secondo, nei Comuni con la raccolta porta a porta, sono i bidoncini o i sacchetti con chip per il riconoscimento degli utenti; il terzo, sempre per i Comuni in cui è attiva la raccolta a domicilio, sono i sacchetti prepagati con codice a barre. Ogni Comune, insieme al proprio gestore del servizio, sceglie il sistema più adatto al territorio e all’utenza, in modo da massimizzare l’efficienza e facilitare il compito di cittadini e imprese. Per questo è indispensabile attivare anche campagne di informazione, così che tutti sappiano bene cosa fare e quali siano i vantaggi.
Per approfondire:
La diffusione della Tariffa puntuale in Emilia-Romagna e i risultati raggiunti
Il Regolamento tipo per la tariffa rifiuti corrispettiva
I materiali del Convegno del 20 novembre 2017 sul Regolamento tipo
I video
"Paghi per quanto indifferenziato butti"
"Meno butti meno spendi - In Emilia-Romagna si può"