Transizione ecologica e cambiamenti climatici

Cresce la consapevolezza delle imprese verso il climate change

E' quanto emerge dal rapporto di Deloitte Italia realizzato in collaborazione dell'Università di Pavia

Dall’analisi condotta emerge che le società quotate italiane sono sostanzialmente in linea con i trend evidenziati dal rapporto globale “2021 Status Report” della TCFD. Rispetto agli anni passati, in particolare, si registra un forte aumento nella consapevolezza delle imprese rispetto alla materialità del cambiamento climatico, testimoniata dal crescente interesse a riorientare i modelli di business in direzione della transizione climatica ed energetica e dall’evidente maggiore disponibilità a rendicontare in modo trasparente sia gli impegni assunti che i risultati conseguiti.

In dettaglio, i risultati del Rapporto mettono in evidenza come la quasi totalità del campione (94%) riconosca ormai nel cambiamento climatico un tema materiale e il 70% integra i rischi e le opportunità derivanti dal cambiamento climatico nei propri processi di gestione del rischio. Risulta altresì che il 29% delle società possiede una politica di remunerazione con obiettivi legati al cambiamento climatico e che il 67% adotta processi atti a migliorare la prestazione della propria catena di fornitura, pur con diversi livelli di maturità. Anche l’azione di sensibilizzazione verso gli stakeholder si sta diffondendo: più della metà (57%) delle società quotate dichiara di svolgere campagne di sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico e della sostenibilità.

Il Rapporto evidenzia, inoltre, numerosi aspetti che richiedono una particolare attenzione. A partire da quello legato alle metriche e ai target: sebbene la quasi totalità delle quotate (93%) rendiconti le emissioni Scope 1 e 2, a rendicontare le emissioni Scope 3 è infatti solo il 42% del campione. Solo il 16% dichiara di aver identificato obiettivi quantitativi di riduzione delle emissioni GHG connessi agli Science Based Targets e di aver assunto un target di neutralità carbonica; qualora si consideri il solo indice FTSE MIB, tale percentuale più che raddoppia, arrivando a 38%.

Vi sono anche temi aperti che riguardano la governance del cambiamento climatico. Più della metà delle quotate ha costituito un comitato endoconsiliare sulla sostenibilità, ma solo il 32% del totale dichiara che tale comitato ha compiti specifici in materia di cambiamento climatico. Inoltre, solo nel 18% delle aziende quotate vi è la presenza di almeno un consigliere di amministrazione dotato di competenze in materia di sostenibilità in senso lato. A livello strategico si rileva, infine, come il 76% delle quotate non sviluppa analisi di scenario e, considerando le sole società che se ne sono dotate, meno della metà (43%) pubblica dettagliate informazioni metodologiche e quantitative.

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ultima modifica 2022-10-25T13:20:12+02:00
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