Prevenzione nella produzione di rifiuti
In coerenza con le politiche di sviluppo sostenibile, il nuovo Piano Regionale Rifiuti deve puntare alla prevenzione e alla riduzione della produzione dei rifiuti per ridurre costi e impatti ambientali conseguenti alla gestione dei “beni a fine vita” come rifiuti.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario prolungare la vita utile dei beni attribuendo loro il valore di risorsa.
Secondo un’indagine campionaria di ERVET, sviluppata su tutto il territorio Regionale nel 2011, emerge che fra i cittadini Emiliano-Romagnoli è elevata la diffusione dello spreco alimentare. Infatti, più della metà delle persone intervistate butta frequentemente prodotti freschi e frutta e verdura a causa dell’eccessivo acquisto di cibo, sia perché l’acquisto è guidato da promozioni, sia perché i consumatori pongono una scarsa attenzione durante la spesa per mancanza di tempo.
Nonostante ciò, alcuni comportamenti virtuosi sono sempre più diffusi tra i cittadini dell’Emilia-Romagna. In particolare, circa il 90% degli intervistati usa borse della spesa riutilizzabili e il 40% beve esclusivamente acqua del rubinetto e non acqua in bottiglia.
In più, il quantitativo di imballaggi dove sono contenuti i prodotti di consumo risulta essere una criticità che dovrebbe essere affrontata sia dai produttori che dai cittadini in qualità di consumatori.
Domanda 1
Secondo lei, in qualità di consumatore, quali sono le cause dello spreco e dell’aumento della produzione di rifiuti urbani?
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Domanda 2
Quali sono secondo lei le iniziative che si dovrebbero assumere per ridurre la produzione dei rifiuti urbani e per incentivarne la prevenzione?
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