Economia circolare: le plastiche. Prevenzione, recupero e materiali alternativi

19 giugno 2017, dalle ore 9:30 – 13:00 presso la Sala Poggioli, Viale della Fiera 8 (Terza Torre) - Bologna

Sono state approfondite le problematiche, lo stato dell’arte e le prospettive di recupero, prevenzione e sostituzione con bioplastiche assieme ai principali player nazionali e regionali del settore.

Le linee guida regionali per i centri del riuso

24 maggio 2017, dalle 9,30 alle 12,30 presso l’Aula Magna della Regione Emilia-Romagna - Viale A. Moro, 30 a Bologna

L'incontro è stata l'occasione per un confronto tra realtà esistenti sul territorio e amministratori in vista della nuova proposta di linee guida regionali  sui centri del riuso

La Regione partecipa alla SERR 2016 con "Chi li ha visti?

23 novembre 2016 presso la Terza Torre della Regione Emilia-Romagna, Via della Fiera, 8 - Bologna

Per tutta la giornata è stata esposta nell’atrio della sede regionale la mostra e saranno distribuiti i materiali informativi della campagna  “Chi li ha visti?”

Prevenzione e tariffazione puntuale ad un anno dall'approvazione della legge regionale sull'economia circolare

20 ottobre 2016, dalle ore 9.15 alle 13.00, presso Regione Emilia-Romagna - Sala Polivalente "Guido Fanti" in Viale Aldo Moro, 50 - Bologna 

Il pomeriggio workshop dedicato ad associazioni e Comuni sul tema della prevenzione, del riuso e della tariffazione puntuale.  

Il modello di economia circolare in Emilia-Romagna

Presentazione del Forum permanente sull’economia circolare  - 16 settembre 2016, dalle  9.30 alle 13.00, presso la Regione Emilia-Romagna, Terza Torre, Sala 20 maggio, Viale della Fiera 8 - Bologna

Seminario" contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio"

5 maggio 2016

La giornata di seminario è stata organizzata dalla DG Cura del Territorio e dell'Ambiente  Regione Emilia Romagna in collaborazione con Dip. "Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell’ Istituto Superiore Di Sanità", diretto dalla Dott.ssa Loredana Musmeci. Da sempre l'ISS collabora con Enti Pubblici, Regioni, Ministeri e Sistema Agenziale allo sviluppo di circolari esplicative, linee guida, ed altri strumenti sulle tematiche connesse ai Siti Contaminati. 

L'evento è stato delicato al tema degli impatti igienico-sanitari e ambientali derivanti dai Siti Contaminati, per fornire un adeguato livello di preparazione sull’analisi di rischio e sulle problematiche connesse alle bonifiche di siti contaminati, secondo quanto definito dal d.lgs. 152/06. Scopo del seminario era fornire elementi e descrivere strumenti di valutazione dell’esposizione e del rischio sanitario e ambientale, correlato ai Siti Contaminati; rischio causato dalla presenza di microinquinanti chimici in matrici ambientali (sedimenti, aria, acqua e terreni agricoli).

Le relazioni del seminario

Seminario su organo-clorurati ed idrogeologia delle aree urbane: inquinamento puntuale o diffuso?"

11 giugno 2015

Il seminario ha messo in evidenza le criticità connesse con la contaminazione presente nelle falde delle aree urbane, dovute alla presenza degli organo – clorurati. Gli organoclorurati sono in genere elementi persistenti, che tendono a degradare ad elementi anche più pericolosi di quelli iniziali, con caratteristiche di mobilità diverse.

La norma contiene una definizione non ancora precisa e chiara di contaminazione diffusa, e demanda alle Regioni l’elaborazione di Piani per disciplinare questi fenomeni. Ma le difficoltà sono tante:

1) caratterizzare le aree urbane, 2) identificare il modello concettuale,  3) valutare le possibilità e la necessità degli interventi, per ridurre il rischio e il danno, per non compromettere troppo a lungo l’utilizzo delle falde acquifere, 4) gli obiettivi di bonifica di queste situazioni complesse, inserite in una  pianificazione strategica integrata tra sviluppo socio-economico e pianificazione territoriale.

Non potendo sempre  disinquinare ai limiti tabellari, andranno identificati i valori di fondo e diverse attività di controllo dei rischi; gli interventi saranno studiati per limitare il più possibile i danni alla risorsa idrica.

Le relazioni al convegno