Report rifiuti 2015
Anche quest’anno il “Report”, elaborato dalla Regione in collaborazione con ARPAE, offre ai cittadini, agli amministratori e agli operatori il quadro della gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna
Questi i risultati più rilevanti evidenziati nel Report 2015:
- la produzione totale di rifiuti urbani nel 2014 è stata di oltre 1 milione e 700.000 tonnellate, corrispondente ad una produzione pro-capite di 657 kg per abitante (circa l'1% in più rispetto al 2013);
- la raccolta differenziata ha riguardato il 58,2% della produzione dei rifiuti urbani, con un aumento del 2% rispetto al 2013, consolidando il trend positivo degli ultimi anni;
- 13.668.216 tonnellate è la quantità di rifiuti speciali gestiti in regione nel 2013: di questi oltre il 66% sono sottoposti ad attività di recupero.
Il documento completo (PDF - 6.2 MB)
Raccolta differenziata
Il 58,2% dei rifiuti urbani è raccolto in modo differenziato: un risultato assai rilevante se confrontato con la media nazionale che si attesta al 45,2%. Il 29% della popolazione regionale risiede in Comuni con un tasso di raccolta differenziata superiore al 65 percento.
I buoni risultati medi relativi alla raccolta differenziata fanno tuttavia riferimento ad un quadro disomogeneo se analizzato più nel dettaglio: si va da Comuni che hanno raggiunto il 75% ad altri che non hanno ancora raggiunto il 50%. La “classifica” del differenziato vede in testa il ”verde” (94 kg per abitante), seguito da carta e cartone (81kg/ab), umido (59 kg/ab), vetro (35 kg/ab), legno e plastica (30 kg/abitanti rispettivi), rifiuti ingombranti (15 kg/ab), e infine rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (4,9 kg/ab).
Quanto ai differenti sistemi di raccolta, quello che utilizza i contenitori stradali si conferma come il più diffuso, ma cresce il “porta a porta” e si consolida il ruolo primario dei 373 centri di raccolta presenti capillarmente sul territorio.
Il sistema impiantistico regionale
Le frazioni raccolte in maniera differenziata sono avviate agli oltre 200 impianti di trattamento e recupero presenti sul territorio regionale per essere sottoposte a processi preventivi di selezione/valorizzazione o per essere destinate direttamente ad operazioni di recupero.
Il tasso di riciclaggio dei rifiuti è stimato al 51%, un risultato molto positivo, già in linea con l’obiettivo fissato dall’Europa per il 2020.
Tra questi gli impianti di compostaggio ricoprono una particolare importanza strategica sia perché la frazione organica costituisce circa un terzo dei rifiuti urbani prodotti, sia per i vincoli posti dalla normativa allo smaltimento di tale frazione nelle discariche.
In Regione nel 2014 sono attivi 21 impianti di compostaggio di cui 6 a digestione anaerobica.
I rifiuti indifferenziati residui ammontano a circa 1.223.000 t corrispondente a 274 kg/ab .
Il sistema impiantistico dedicato alla gestione dei rifiuti indifferenziati residui è costituito da: 6 impianti di trattamento meccanico-biologico, 5 impianti di trattamento meccanico, 8 inceneritori con recupero energetico, 18 discariche e 18 piattaforme di stoccaggio/trasbordo.
Nel 2014 lo smaltimento in discarica è calato del 5% rispetto al 2013 ed è utilizzato solo per l’11% dei rifiuti urbani.
I rifiuti speciali
La gestione dei rifiuti speciali è soggetta alle regole del libero mercato e la responsabilità del loro corretto recupero, trattamento e smaltimento è a carico del produttore/gestore stesso come previsto dalla normativa specifica.
I rifiuti speciali prodotti nel 2013 in Regione, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione, ammontano a poco più di 8.129.000 tonnellate e per il 90% sono costituiti da rifiuti non pericolosi.
Un dato rilevante se confrontato con quello dei rifiuti urbani: i rifiuti speciali, ossia quelli che provengono dal settore produttivo, costituiscono oltre il 70% di quelli complessivamente prodotti in Emilia-Romagna, pari a quasi tre volte la produzione dei rifiuti urbani.
Nel 2013 sono state gestite complessivamente 13.668.216 tonnellate di rifiuti speciali. Il recupero risulta la modalità di gestione prevalente. Lo smaltimento in discarica riguarda prevalentemente i rifiuti pericolosi ed è limitato al 10% del totale gestito.
Questi dati evidenziano una gestione virtuosa dei rifiuti speciali prodotti. Il sistema impiantistico della regione è articolato: sono un migliaio gli impianti localizzati in Regione che hanno dichiarato di aver trattato più di 100 t/anno di rifiuti speciali.