In data 22 dicembre 2018 si è conclusa la prima fase del secondo ciclo di attuazione della Direttiva 2007/60/CE riguardante la Valutazione preliminare del rischio di alluvioni (Art. 4) e l’individuazione delle aree a rischio potenziale significativo – APSFR (Art. 5).

La valutazione preliminare del rischio di alluvioni è rappresentata da una valutazione dei rischi potenziali, principalmente sulla base dei dati registrati, di analisi speditive e di studi sugli sviluppi a lungo termine, tra cui, in particolare, le possibili conseguenze dovute ai cambiamenti climatici.

Nel primo ciclo di attuazione della Direttiva 2007/60/CE (2011-2015), l'esistenza nel territorio italiano dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI), redatti ai sensi della Legge 183/89 è stata ritenuta sufficiente ed adeguata a fornire le informazioni previste dalla valutazione preliminare del rischio di alluvioni, portando alla decisione a livello nazionale di non svolgere tale valutazione e di procedere quindi direttamente alla elaborazione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni con i criteri previsti dalla direttiva e dal suo decreto di attuazione.

Nel secondo ciclo, invece, si è reso necessario procedere alla valutazione preliminare e alla conseguente individuazione delle APSFR che costituiscono un sottoinsieme delle aree allagabili complessive, laddove sono presenti situazioni di rischio potenziale significativo (grandi città e centri abitati, corsi d’acqua arginati, principali fondovalle alpini e appenninici con forti urbanizzazioni, costa marina).

Ai seguenti link è possibile consultare:

  • documentazione prodotta relativamente alla parte del territorio regionale ricadente nel distretto padano
    (Relazione metodologica e Cartogrammi d’inquadramento, Decreto del Segretario Generale ( 324/2018) con il quale è stata adottata la Valutazione preliminare e la Deliberazione di Conferenza Istituzionale Permanente (n. 3 del 27 dicembre 2018) con la quale la medesima Conferenza ha preso atto della Valutazione;

  • documentazione prodotta relativamente alla limitata porzione del territorio regionale ricadente nel distretto dell’appennino centrale